È piuttosto comune trovare delle abitazioni afflitte da problemi di umidità. La formazione di muffa e di macchie sulle pareti è molto più comune di quanto si pensi e riguarda tanto le case nuove quanto quelle vecchie (in percentuali minori, ovviamente, ma comunque importanti).
Situazioni simili vanno gestite in maniera pronta ed efficace. Spesso non basta farsi venire delle idee per coprire un muro rovinato, ma bisogna intervenire sulla struttura così da evitare l’aggravarsi o il ripresentarsi del fenomeno. Di conseguenza, piuttosto che affidarsi ai rimedi fai-da-te, sarebbe più opportuno rivolgersi a un’impresa edilizia che si occupi di ristrutturazioni. Solo figure professionali sapranno come rivestire o isolare una parete umida in modo da limitare o correggere dei danni strutturali. Gli architetti di Bassetti Home Innovation non si occupano solo di progetti volti ad abbattere le pareti interne della casa per cambiarne la fisionomia o a rimodernare gli impianti (magari per realizzare un riscaldamento a pavimento): sono a disposizione anche per la risoluzione di problemi d’umidità.
Pareti umide: un problema di salute e di estetica
Considerare eccessivo il coinvolgimento di figure professionali per il trattamento delle macchie sulle pareti significa sottovalutare il problema. Spesso lo si fa perché si riduce la questione a un vezzo estetico: non è così, ma anche se lo fosse sarebbe comunque meglio risolvere la questione in maniera permanente e decisiva. Perché ritrovarsi con le pareti colorate rovinate dalla presenza di macchie dopo aver dedicato tempo ed energie alla scelta della tonalità giusta per la propria casa? Inoltre, l’aspetto dei muri è fondamentale per definire l’atmosfera dell’arredamento. Ritrovarsi con un design accuratamente disegnato e costruito, che viene rovinato dalla presenza delle macchie d’umidità sarebbe davvero un peccato e non renderebbe di certo giustizia alle energie investite per arredare casa.
Al di là delle motivazioni estetiche, le pareti umide possono essere piuttosto dannose per la salute degli abitanti della casa. Le macchie, infatti, spesso si trasformano in muffe che nel tempo possono causare allergie e diverse patologie respiratorie. Se si vive in ambienti poco salubri, prima o poi bisognerà farci i conti. Quindi, meglio prevenire e agire piuttosto che curare quando è ormai troppo tardi.
Perché ci si ritrova con un muro umido
Il problema dell’umidità alle pareti non caratterizza case localizzate vicino a fonti d’acqua o situate in zone piovose. Questa condizione, con il passare degli anni, può riguardare anche ambienti ben isolati e appositamente strutturati. Le macchie di umidità, infatti, possono nascere in seguito a vari fenomeni. Il più diffuso è quello dell’umidità di risalita, in cui macchie e crepe dei muri si formano a causa dell’acqua che risale dalle fondamenta dell’edificio, passando attraverso crepe e fessure.
Negli spazi interrati, l’umidità è causata dalla presenza di acqua nel terreno che spinge con forza sui muri dall’esterno provocando la formazione di macchie e deteriorando intonaco e strutture. In questi casi, si parla di umidità di spinta negativa. Il fenomeno contrario – ovvero quello in cui l’acqua spinge dall’interno delle pareti e non dall’esterno – è chiamato “umidità di spinta positiva” e si verifica sulle pareti delle vasche o delle piscine, più raramente tra le mura domestiche.
Appare evidente che il problema dell’umidità non è legato né alle case localizzate vicino a fonti d’acqua né agli anni della costruzione. Sicuramente, la manutenzione degli edifici vecchi deve essere più costante e attenta, ma la muffa può comparire anche in appartamenti abitati da poco e ben isolati dal punto di vista strutturale. L’umidità può formarsi anche all’interno degli stessi ambienti domestici non solo tramite il contatto con l’esterno. Le attività domestiche e la vita quotidiana ne sono le principali responsabili: il vapore provocato dall’accensione dei fornelli, dalla doccia, dallo stirare i panni o anche dal respiro stesso aumenta il livello d’acqua presente nell’aria e, a lungo andare, le pareti potrebbero risentirne.
Di fronte a un problema così sistemico e diffuso si può solo agire su due fronti: prevenzione e interventi di contrasto all’umidità.
Coprire una parete umida
L’umidità sui muri si combatte a partire dai progetti di costruzione edile. Già nel momento in cui si disegna lo scheletro di un immobile bisogna studiare tutti i modi possibili per evitare che l’acqua diventi un problema di difficile gestione. Il vapore prodotto all’interno può essere facilmente contrastato grazie a buone abitudini di gestione della casa, mentre l’umidità esterna può essere arginata solo grazie a infissi isolanti, cappotto termico e riscaldamenti centralizzati.
Nel caso in cui questo lavoro non sia stato fatto a monte, è necessario intervenire con altre soluzioni, valide anche per le case con diversi anni di vita alle spalle.
Gli interventi proposti dai professionisti per rivestire una parete umida sono diversi.
1. Materiali impermeabili per il muro esterno
Per prevenire e limitare la risalita dell’acqua dal terreno e isolare così le pareti interne della casa è utile usare dei materiali impermeabili per il rivestimento delle mura esterne. Potrebbero essere dei fogli di alluminio, pellicole o membrane creati appositamente. In alternativa, si potrebbero usare degli intonaci impermeabili o delle vernici bituminose. La presenza di questi materiali, però, deve essere ben calibrata in modo da non impedire il naturale scambio di umidità tra interno ed esterno, necessario per rendere l’ambiente domestico davvero confortevole e sano.
2. Rivestimento in pietra per i muri interni
Per le pareti interne, un rivestimento interno ottimo per isolare l’ambiente è costituito dalla pietra, sia naturale che ricomposta. Grazie alle proprietà di questo materiale, il muro traspira senza accumulare umidità poiché questa è assorbita dalla pietra e rimessa in circolo prima di arrivare a danneggiare le pareti. Questa soluzione è l’ideale anche dal punto di vista estetico, poiché permette di creare delle soluzioni d’arredamento molto suggestive e personali.
3. Intonaco di cocciopesto
L’intonaco di cocciopesto si è rivelato un materiale molto utile per rivestire le pareti umide. Dal punto di vista pratico, è resistente e durevole grazie alla sua composizione a base di calcio e polvere di laterizio. È molto interessante anche dal punto di vista estetico, tanto che spesso è nell’elenco di idee e consigli per coprire un muro interno rovinato. Sono molti gli stili di arredamento che puntano su un look più grezzo e naturale e che sarebbero sicuramente impreziositi da una scelta simile.
Tecniche specifiche per isolare le pareti umide
Di fronte a pareti rovinate dall’umidità, un professionista potrebbe decidere anche di:
- intervenire inserendo una barriera formata da malta cementizia o guaina bituminosa attraverso un taglio orizzontale del muro interessato;
- iniettare materiali idrorepellenti nella muratura;
- intonacare nuovamente le superfici;
- inserire nei muri sifoni per raccogliere e far evaporare l’umidità.
Cartongesso, vernici idrorepellenti, piastrelle, carta da parati: funzionano per isolare una parete umida?
Confrontandosi con persone che ne hanno fatto esperienza, è possibile che si sia sentito parlare di altri metodi utili a isolare una parete umida. Le idropitture, ad esempio, sono molto diffuse nel mondo edilizio e sono spesso nominate per agevolare la traspirazione dei muri. Lo stesso si potrebbe dire delle resine idrorepellenti utilizzate soprattutto nel bagno. Entrambe queste soluzioni, però, si limitano ad arginare il problema temporaneamente, non lo risolvono alla radice e, quindi, risultano poco efficaci sul lungo periodo.
Per rivestire pareti macchiate di umidità, si usano pannelli di cartongesso o delle apposite piastrelle. La prima soluzione prevede la costruzione di un’intercapedine tra il muro esistente e quello in cartongesso, così da formare un cuscinetto d’aria che isoli lo spazio interno. Bisogna però fare attenzione affinché il passaggio naturale dell’acqua da dentro a fuori casa non risulti troppo ostacolato. Lo stesso discorso vale anche per l’uso delle piastrelle: è sconsigliato applicarle fino al soffitto proprio per facilitare il ricambio d’aria.
Tra le idee per rivestire un muro interno compare sempre la carta da parati, soluzione tornata molto di tendenza negli ultimi anni per il suo alto grado di personalizzazione e spesso usata per rivestire delle pareti rovinate e nasconderne le imperfezioni. Esistono diverse carte da parati appositamente progettate per ambienti umidi. Essendo formate da materiali traspiranti, resistono con più facilità al vapore e all’acqua.
Consigli utili per prevenire la formazione di muffa sulle pareti
Conoscere le diverse tipologie di umidità e quale di queste caratterizza il proprio ambiente domestico è importante per agire tempestivamente contro la formazione di macchie e crepe, così da evitare che il problema si ingigantisca e diventi molto più difficile da gestire e da risolvere.
Negli edifici più vecchi è importante curare la manutenzione degli impianti, soprattutto di quello idrico. Tubi vecchi, infatti, potrebbero essere soggetti a rotture e provocare ingenti perdite d’acqua che andrebbero a rovinare l’intonaco del muro.
Per quanto riguarda le case di recente costruzione, ben isolate dal punto di vista termico, si deve agire sulle abitudini di vita. Per evitare la formazione di macchie e di muffa sulle pareti, si deve fare in modo di arieggiare bene gli ambienti. Per evitare di eccedere, soprattutto d’inverno, bisognerebbe cercare di tenere le finestre aperte per pochi minuti più volte durante il giorno. In questo modo si evita la condensazione dell’umidità sui muri. Anche il riscaldamento delle stanze deve essere effettuato in maniera oculata, altrimenti si rischia di favorire la formazione delle macchie e delle muffe.
Nell’ambiente riscaldato, infatti, l’umidità viene trattenuta dall’aria calda, ma viene rilasciata immediatamente con i bruschi cambi di temperatura con negative conseguenze sulle pareti interne. Le temperature interne della casa dovrebbero aggirarsi intorno ai 20°-22°, non andare oltre. Ne beneficerà anche l’ambiente e il portafoglio.
Mettendo in pratica questi comportamenti “positivi” è facile contrastare la formazione di macchie d’umidità. A quel punto, cercare idee per rivestire una parete sarà un divertimento, non una necessità.