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Bonus Infissi 2023: come funziona, requisiti e come richiederlo

La scelta dell’arredamento di casa non è mai solo una questione estetica. Oltre a selezionare le forme e le trame che maggiormente si accordano al proprio gusto, una persona dovrebbe pensare anche alla praticità e alla comodità di quel mobile. Anche quando ci si rivolge a un professionista chiedendogli consigli su come ristrutturare casa, ci si sente dire la stessa cosa: è fondamentale trovare un buon equilibrio tra design e funzionalità.

Tutto ciò vale anche per le componenti strutturali dell’immobile, come gli infissi. Lo scopo principale di porte e finestre è quello di isolare l’abitazione dal mondo esterno per motivi di privacy, di sicurezza, di isolamento termico. Il loro compito non vieta certo di andare alla ricerca di elementi piacevoli alla vista che sappiano ben adattarsi al design prescelto per gli ambienti domestici. Lo stile scandinavo, ad esempio, si caratterizza per la grande presenza del bianco e di elementi naturali. Di conseguenza, bisognerebbe optare per delle porte di quel colore o di legno così da dare una maggiore coerenza a tutto l’arredamento.

Se si ha una casa vecchia è normale avvertire il desiderio di sostituire gli infissi sia perché potrebbero essersi usurati con il tempo e aver perso la loro capacità isolante, sia perché l’estetica non incontra più le tendenze moderne. Tra l’altro questa attenzione per l’aspetto di porte e finestre si è accentuata negli ultimi anni.

Le forme, i colori e i materiali sono sempre più numerosi e si adattano brillantemente alla funzionalità dei serramenti. Le proposte del mercato sono talmente vaste e diversificate che vengono incontro a molteplici esigenze e permettono di creare ambienti personalizzati e originali.

Il maggior ostacolo alla sostituzione degli infissi è rappresentato dalla preoccupazione per i costi di ristrutturazione. Al di là del fatto che non bisognerebbe scoraggiarsi prima di aver chiesto un preventivo completo, questo dilemma può essere facilmente risolto conoscendo i bonus infissi 2023.

Bonus per infissi: quali sono

Nella Legge di Bilancio 2023 del 29 dicembre 2022 sono state previste diverse agevolazioni da richiedere per lavori in ambito edilizio. Si tratta di incentivi utili che consentono ai cittadini desiderosi di investire nella ristrutturazione della propria casa di vivere le operazioni più serenamente almeno dal punto di vista economico. 

Per la sostituzione degli infissi, non esiste un vero e proprio bonus serramenti 2023, ma questo non significa che non sia possibile ottenere delle detrazioni nel caso in cui si decida di rifare porte e finestre della propria abitazione. A seconda degli interventi che verranno effettuati, si può usufruire di diversi bonus:

l’Ecobonus per gli infissi nel 2023

Qualora si decidesse di sostituire i serramenti nell’ambito di lavori di ristrutturazione della casa, finalizzati a migliorare le sue prestazioni energetiche, si potrà richiedere l’Ecobonus. Le operazioni che permettono di ridurre i consumi di energia domestica sono le coibentazioni, l’installazione di pannelli solari e la sostituzione degli impianti di climatizzazione. Se porte, finestre, tende da sole o tapparelle scelte sono isolanti, allora si potrà beneficiare di una detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa pari a 60mila euro. In alcuni casi, la detrazione può arrivare anche al 65%. Questa detrazione è valida sia per le singole unità abitative che per i condomini.

Possono presentare richiesta per l’agevolazione tutti i contribuenti che sostengono le spese di riqualificazione energetica e che possiedono l’immobile oggetto di lavori.

Il Superbonus 90% per la sostituzione degli infissi

Nel 2022, tra i bonus da richiedere per la sostituzione degli infissi c’era anche il Superbonus 110%. Questa agevolazione – assolutamente conveniente – poteva applicarsi solo nell’ambito di alcune operazioni specifiche che avrebbero migliorato la classe energetica dell’edificio di almeno due classi. Nel 2023, le condizioni di applicazione del Superbonus non sono cambiate: è ancora necessario avviare dei lavori trainanti seguiti (se lo si desidera) da lavori trainati. L’installazione dei nuovi serramenti rientra in quest’ultima categoria. Di conseguenza, si può richiedere questa vantaggiosa detrazione solo se vengono effettuati interventi di isolamento termico sugli involucri, di sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale o interventi antisismici. A differenza dell’anno scorso, però, la percentuale detraibile è scesa dal 110% al 90% e nel corso del 2024 e del 2025 si assisterà a un’ulteriore diminuzione: dal 90% al 70% e poi dal 70% al 65%.

Durante il 2023 potranno richiedere l’agevolazione massima (al 110%) solo quei condomini che hanno avviato i lavori nel 2022 e hanno dimostrato, a fine settembre dell’anno scorso, di aver portato a termine almeno il 30% dei lavori.

Bonus ristrutturazione per gli infissi

Qualora non sia possibile beneficiare né dell’Ecobonus, né del Superbonus, è presente un’ulteriore alternativa: il Bonus ristrutturazione.

La sostituzione degli infissi, dei serramenti o delle persiane con serrande o con altri elementi diversi per materiale o tipologia rientra tra i lavori di manutenzione straordinaria per cui è prevista una detrazione fiscale del 50% fino a 96mila euro di spese sostenute.

Questa agevolazione può essere richiesta da chi vive l’immobile ed effettua le operazioni di restauro e di rifacimento dello stesso.

Come funzionano i bonus infissi 2023

Pur cambiando i requisiti, tutti i bonus per gli infissi funzionano in maniera simile. Bisogna presentare una domanda all’ENEA entro 90 giorni dalla fine degli interventi tramite procedura digitale allegando specifici documenti:

  • la dichiarazione di chi ha effettuato i lavori riguardante il rispetto dei requisiti legislativi;
  • la dichiarazione del rispetto dei massimali di costo;
  • le schede tecniche relative alle operazioni;
  • le fatture e ricevute di pagamento effettuate tramite bonifico (non è possibile richiedere la detrazione se il pagamento avviene in contanti).

Tutto ciò dovrà essere presentato al momento della dichiarazione dei redditi così da ottenere il rimborso previsto per legge nel corso dei 10 anni successivi attraverso quote di pari importo. Il bonifico effettuato deve essere parlante, ovvero deve contenere i dati anagrafici di chi ne beneficia e di chi lo effettua. Inoltre, nella causale deve essere specificato il numero della legge in cui è previsto il bonus richiesto.

È possibile richiedere la cessione del credito o lo sconto in fattura, ma solo nel caso in cui l’immobile venga ristrutturato completamente. Nel primo caso, si avrà a disposizione una quota annuale da utilizzare come credito in compensazione delle tasse da pagare. Nel secondo, invece, si avrà uno sconto immediato sul prezzo concordato con l’impresa dei lavori come anticipo del bonus stesso. Sarà l’azienda a ricevere la detrazione dallo Stato.

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Bonus infissi 2023: tutte le scadenze da ricordare

Il 31 dicembre 2024 è la data di scadenza prevista dalla legge di Bilancio per l’Ecobonus e il bonus ristrutturazione. Entro questa data devono aver avuto inizio le operazioni di rifacimento dell’immobile (comprensive di sostituzione degli infissi) sulle quali sarà possibile richiedere una detrazione.

Per il Superbonus, il discorso è più variegato. L’agevolazione al 110% può essere richiesta solo da chi ha presentato la CILAS entro il 25 novembre dello scorso anno e ha dimostrato di aver già compiuto almeno il 30% dei lavori a settembre 2022. Chi inizierà i lavori entro il 31 dicembre 2023 può richiedere una detrazione del 90% mentre chi li effettuerà entro fine anno del 2024 potrà poi beneficiare di una riduzione IRPEF del 70%. Per il 2025, invece, la percentuale diminuirà ulteriormente arrivando al 65%.

Bonus infissi 2023 senza ristrutturazione: il bonus sicurezza

La sostituzione degli infissi, da sola, non comporta alcun tipo di agevolazione. Il bonus ristrutturazione, l’Ecobonus e il Superbonus sono tutti legati a dei lavori di ristrutturazione che vanno oltre il semplice cambio dei serramenti.

Tuttavia, nei casi in cui si proceda all’installazione di porte blindate, grate, inferriate, persiane e tapparelle di sicurezza o sistemi antifurto su porte e finestre è possibile richiedere il bonus sicurezza, senza effettuare alcun altro tipo di intervento. Questa detrazione, pari al 50% e spalmata nel corso di 10 anni, può essere effettuata fino a una spesa massima di 96mila euro ed è valida fino al 31 dicembre 2024.

I costi da sostenere per la sostituzione degli infissi

Fare delle previsioni su quanto si spenderà a partire dalla sostituzione degli infissi non è di certo semplice, poiché dipende dalla combinazione di diversi fattori. Le dimensioni della casa giocano un ruolo importante nella definizione del prezzo proprio come il costo della manodopera.

Ciò che incide maggiormente sul prezzo finale è il materiale da cui sono composti gli infissi, a cui è legata anche la resistenza e la durata nel tempo. Tra le diverse possibilità, il PVC rappresenta la scelta più vantaggiosa a livello economico, mentre l’alluminio è quella più dispendiosa. Nella via di mezzo si trovano gli infissi in legno.

Chi volesse affidarsi a Bassetti Home Innovation avrà subito un preventivo completo con voci dettagliate sui costi da sostenere e informazioni utili sulle agevolazioni da poter richiedere nei diversi casi. Offrendo un servizio chiavi in mano, mettiamo a disposizione dei nostri clienti un team completo formato da professionisti competenti in vari ambiti e pronti a occuparsi di ogni fase degli interventi: dalla progettazione alla burocrazia.

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