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Bonus ristrutturazione casa: come funziona e come ottenerlo

Per ammortizzare lo stress della vita quotidiana non c’è nulla di meglio del costruirsi una casa confortevole in cui rilassarsi e dedicarsi al proprio benessere. In un’abitazione simile, ogni elemento architettonico, mobile e complemento d’arredo dovrebbe contribuire a rendere gli ambienti armoniosi senza perdere di funzionalità. Non può mancare la personalizzazione degli spazi: solo all’interno di un design che rifletta il proprio stile di vita è possibile sentirsi veramente a proprio agio.

Ristrutturare casa è il modo più concreto e sicuro per far sì che un appartamento calzi a pennello sulla personalità del suo proprietario. Se ci si vuole affidare al semplice acquisto, infatti, si dovrà perdere più tempo a cercare l’immobile giusto e c’è sempre il rischio di dover scendere a compromessi. Avviare dei lavori in casa, poi, può essere molto utile per modernizzare e rendere più efficienti impianti e infissi.

Nonostante gli evidenti vantaggi, c’è ancora chi storce il naso davanti alla parola “ristrutturazione”. Questo avviene a causa dei costi e dell’impegno che lavori simili comportano. Se per ovviare al secondo problema basta rivolgersi a un’impresa che offra un servizio chiavi in mano come quello di Bassetti Home Innovation (che si occupa di ogni aspetto dell’intervento, dalla progettazione alla realizzazione), per ammortizzare la spesa è possibile ricorrere al Bonus ristrutturazione 2024.

Bonus ristrutturazione: la proroga 2024 nella Legge di Bilancio

Da anni i bonus ristrutturazione per la casa rappresentano un incentivo che consente di affrontare ogni tipo di intervento in casa con uno spirito migliore, con maggiore entusiasmo e con qualche preoccupazione in meno. Questi incentivi statali permettono di detrarre una percentuale della spesa affrontata al momento della dichiarazione dei redditi. Di tali agevolazioni ne esistono diverse, ognuna applicabile a una specifica situazione. A regolamentare quali sono i lavori per i quali richiedere il bonus, chi ne possa beneficiare, in che percentuale e secondo quali modalità è la Legge di Bilancio, pubblicata in Gazzetta Ufficiale negli ultimissimi giorni dell’anno. Al cambio di calendario possono corrispondere modifiche, aggiunte o cancellazioni delle varie detrazioni.

Con il Decreto Legge n. 212 del 29 dicembre 2023, il bonus ristrutturazione ha subito una proroga per tutto il 2024. Questo, a differenza di altre agevolazioni (quali il Superbonus e il bonus barriere architettoniche), non è stato modificato in alcun modo rispetto al 2023 tanto che continuerà a essere applicata una detrazione del 50% su una spesa massima di 96 mila euro.

Bonus ristrutturazione 2024: come funziona

Il bonus ristrutturazione è un’agevolazione fiscale prevista per tutti i lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro o risanamento conservativo che avvengono nelle parti comuni dei condomini oppure per gli interventi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento di unità immobiliari residenziali appartenenti a qualsiasi categoria catastale (come indicato dall’articolo 3 del Dpr 380/2001).

Per gli aventi diritto che ne faranno richiesta, sarà prevista una detrazione del 50% sulle spese sostenute fino al limite di 96mila euro. Questa agevolazione si applica sulla dichiarazione dei redditi e viene riconosciuta in dieci rate annuali di pari importo.

Bonus ristrutturazioni 2024: ecco le spese ammesse

Il bonus può essere richiesto solo quando vengano effettuati determinati lavori per la casa. I principali sono i seguenti:

  • miglioramento dei servizi igienici a patto che non si vada a modificare la planimetria dell’immobile o non si cambi la sua destinazione d’uso;
  • sostituzione di infissi, serrande e serramenti;
  • rifacimento o realizzazione di scale interne;
  • realizzazione di una mansarda, di un balcone e/o di una veranda;
  • rifacimento del tetto;
  • recinzione di un’area privata;
    interventi utili a migliorare la prestazione energetica della casa.

Se si vogliono abbattere dei muri interni per creare un open space, è possibile richiedere il bonus. Lo stesso vale anche per i lavori contrari, ovvero quelli che prevedono la realizzazione di pareti in cartongesso per separare gli ambienti. Le installazioni o i rifacimenti di impianti elettrici, antincendio, di condizionamento o d’acqua sono detraibili almeno per il 50%. Chi vuole realizzare delle schermature solari o un sottotetto può usufruire dell’agevolazione senza troppi problemi.

Le detrazioni sono previste anche per i lavori di ristrutturazione che riguardano le parti comuni di un condominio. Tutti gli interventi finalizzati a restaurare e risanare gli edifici dal degrado vengono incentivati dal bonus ristrutturazione, che riguardino la modifica della facciata o il rifacimento degli impianti.

Nel caso in cui vengano realizzati autorimesse e posti auto pertinenziali o si installino ascensori o montacarichi per l’eliminazione delle barriere architettoniche, è possibile richiedere il bonus. Ma non è finita qui. Rientrano anche quei lavori che comportano l’installazione di cancelli, sistemi di videosorveglianza e porte blindate, oppure le bonifiche da amianto, la cablatura dell’edificio e gli interventi di contenimento dell’inquinamento acustico.

Per un elenco completo di tutti gli interventi ammessi per usufruire del bonus ristrutturazioni 2024, è possibile consultare l’apposita sezione del sito dell’Agenzia delle Entrate.

Le spese da includere nel bonus ristrutturazione 2024

La spesa dei lavori di ristrutturazione è data da diversi fattori, tanto che è difficile dare una stima dei costi senza aver prima definito le operazioni da compiere. Ecco perché, prima di consegnare qualsiasi preventivo al cliente, gli architetti e gli interior designer effettuano sempre un sopralluogo dell’immobile.

Tutte le voci che compongono la spesa totale sono detraibili grazie al bonus ristrutturazioni 2024. È possibile richiedere un rimborso sui costi dei materiali, su quello della manodopera dei tecnici e sull’intervento dei periti che intervengono per i collaudi e le certificazioni. Sono detraibili anche gli oneri di urbanizzazione, le varie imposte e la relazione di conformità dei lavori.

Chi può richiedere il bonus di ristrutturazioni 2024

Possono richiedere il bonus ristrutturazione tutti i proprietari di un immobile, gli usufruttuari e titolari del diritto di abitazione, i locatari e comodatari che sostengono le spese. Anche i familiari del possessore dell’immobile (coniuge, parenti entro il terzo grado e affini entro il secondo grado) possono richiedere la detrazione 2024 se vivono all’interno degli spazi ristrutturati. L’agevolazione viene estesa anche ai coniugi separati se vivono nella casa oggetto di lavori e intestata all’altro.

È possibile richiedere la detrazione a nome di un coniuge nel caso in cui quest’ultimo abbia un regolare impiego lavorativo e sia l’intestatario della fattura di pagamento. Nel caso in cui fosse disoccupato, il bonus non può essere richiesto perché non ci sarebbe alcuna dichiarazione dei redditi. Anche un convivente può presentare la richiesta, ma solo se è registrato al Comune come tale.

La fattura può essere intestata a un solo individuo, ma bisogna sempre specificare i nomi di chi contribuisce alla spesa poiché solo così sarà possibile richiedere la detrazione sulla dichiarazione dei redditi.

Anche i soci di cooperative e di società semplici o gli imprenditori individuali hanno diritto alla detrazione. Tuttavia, questi ultimi possono richiederlo solo su immobili di residenza e non su quelli classificati come beni strumentali o merce.

Bonus ristrutturazione 2024: come richiederlo all’agenzia delle entrate

Ottenere il bonus ristrutturazione della casa non è così difficile, ma ci sono dei passaggi che non possono essere evitati.

Innanzitutto, occorre pagare tutte le operazioni con bonifico bancario/postale o con carta di credito intestata al proprietario o proprietaria dell’immobile. Non sono ammessi pagamenti in contanti o mediante assegni. Inoltre, bisogna conservare tutte le fatture e i documenti relativi al pagamento dei lavori. Nella causale del pagamento dovrà essere specificato che vengono coperte le spese per i lavori edilizi e si dovrà fare riferimento alla normativa seguendo questa formula: “Bonifico relativo a lavori edilizi che danno diritto alla detrazione prevista dall’articolo 16-bis del TUIR”. Nella fattura dovranno essere specificati il codice fiscale di chi richiede le operazioni edilizie e la partita Iva o il codice fiscale dell’impresa che li effettua. Se i lavori vengono pagati tramite finanziamento, è comunque possibile presentare la richiesta.

Se la burocrazia è a posto, si può procedere con la richiesta che avviene direttamente sulla dichiarazione dei redditi. Al momento della compilazione, bisogna indicare i dati catastali dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto dei lavori. Inoltre, si dovranno allegare le ricevute di pagamento. Sul sito dell’Agenzia delle Entrate sono presenti anche dei modelli di dichiarazione appositi. Tutto questo se si vuole ricevere il bonus nell’arco di dieci anni. Se, invece, si preferisce usufruire dello sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta, si esegue una specifica procedura online per mandare una comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Per alcuni tipi di lavori è richiesta anche la presentazione della dichiarazione ENEA.

Documenti da conservare per richiedere il bonus per ristrutturare casa

Anche se la procedura per richiedere il bonus è piuttosto semplice, è importante conservare alcuni documenti relativi agli interventi effettuati. Questa operazione tornerà molto utile in caso di controlli.

Tra le carte da custodire gelosamente rientrano – oltre alle fatture delle spese sostenute e alla ricevuta del bonifico – le abilitazioni amministrative, le eventuali dichiarazioni sostitutive dell’atto di notorietà, le domande di accatastamento per immobili non censiti, le ricevute di pagamento dell’IMU e le eventuali comunicazioni preventive inviate alla ASL. Per le operazioni effettuate sugli edifici condominiali sono necessarie anche le delibere di approvazione da parte dell’assemblea e la tabella millesimale di ripartizione delle spese.

È possibile richiedere il bonus ristrutturazione 2024 con lo sconto in fattura o la cessione del credito?

Da qualche anno è stata data la possibilità di usufruire del bonus ristrutturazione casa e di altre agevolazioni sotto forma di sconto in fattura o di cessione del credito di imposta. Era quindi possibile richiedere all’impresa uno sconto sui costi del lavoro pari alla percentuale da detrarre nella dichiarazione IRPEF. In questo modo, sarebbe stata la società edile – e non il proprietario dell’immobile – a richiedere il bonus allo Stato. Con la cessione del credito, invece, il richiedente della ristrutturazione o l’impresa avevano la possibilità di richiedere un versamento pari al 50% della spesa totale a una banca o a un istituto finanziario. Lo Stato avrebbe poi ripagato questo ente attraverso il bonus.

Il bonus ristrutturazione per la casa 2024 prevede ancora la possibilità di beneficiare sia dello sconto in fattura che della cessione del credito, ma solo se le operazioni vengono condotte all’interno di un condominio a prevalente uso abitativo, se chi effettua i lavori ha un reddito basso oppure una disabilità.

Per dichiarare all’Agenzia delle Entrate che si è usufruito dello sconto in fattura o della cessione del credito d’imposta bisogna eseguire una procedura online specifica.

Il Bonus ristrutturazione è valido per le seconde case?

Uno dei dubbi che viene sottoposto spesso a chi lavora nel mondo dell’edilizia è se il bonus per la ristrutturazione valga o meno anche per le seconde case. La risposta è : si può richiedere una detrazione del 50% su un tetto massimo di spesa pari a 96 mila euro, anche nel caso in cui l’immobile oggetto di lavori non sia la prima abitazione del richiedente. Di conseguenza, chi vuole rimettere in sesto la propria casa al mare o in montagna per affittarla ai turisti o semplicemente per godersela di più nel periodo in cui vive lì può farlo come se fosse l’abitazione principale.

Come accedere al bonus ristrutturazione con Bassetti Home Innovation

Dati i continui aggiornamenti in materia di agevolazioni edilizie, l’ideale sarebbe essere guidati nelle questioni fiscali da degli esperti del settore. Questo è possibile se si sceglie il servizio di ristrutturazione chiavi in mano. Il team che si occupa dei lavori non si occupa solo delle fasi di progettazione e realizzazione, ma anche di tutti gli aspetti burocratici del caso, compresa la richiesta per il bonus ristrutturazione.

Bassetti Home Innovation sa quanto sia importante rendere la casa più simile possibile ai sogni di chi la abita. Proprio per questo la sua mission è quella di rendere le operazioni di ristrutturazione più facili per il cliente. Siamo attenti alle tue esigenze e lo dimostriamo non solo nella cura con la quale realizziamo progetti di qualità, ma anche occupandoci di tutti i documenti relativi ai permessi e alle agevolazioni previste per legge.

Ti guidiamo nella compilazione della dichiarazione dei redditi o della procedura online dell’Agenzia dell’Entrate, nel caso in cui tu voglia avere uno sconto in fattura o usufruire della cessione del credito d’impresa.

Ti saremo accanto mentre realizzi una delle tappe più importanti della tua vita.

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