Molti degli appartamenti nuovi realizzati al giorno d’oggi sono bilocali. Queste abitazioni, infatti, rappresentano spesso una soluzione comoda e funzionale per chi vive da solo o in coppia. Sono spesso acquistati o affittati come prima casa in cui andare a vivere lasciando il nido familiare, poiché il numero limitato di metri quadri rende lo spazio di facile gestione. Tuttavia, arredare un bilocale non è altrettanto semplice: è necessario avere idee chiare sullo stile di arredamento che si desidera e riuscire a organizzare bene gli spazi sfruttando al massimo i mobili salvaspazio.
I bilocali possono avere una grandezza variabile. Ce ne sono alcuni che si fermano ai 40 metri quadri, mentre altri arrivano anche a 70/80. Dal punto di vista dell’arredamento non cambia tanto quanto si potrebbe credere. È vero che in un appartamento di 60 metri quadri entrano più mobili rispetto a quelli che possono essere inseriti in 45 metri quadri, ma comunque si parla di spazi ridotti che vanno progettati adeguatamente altrimenti si rischia di renderli confusionari, opprimenti e scomodi da vivere.
Arredo bilocali: come gestire gli spazi
A differenza di quanto avviene in un monolocale in cui non c’è distinzione tra gli ambienti domestici, in un bilocale è molto semplice distinguere la zona giorno dalla zona notte, perché la casa stessa è divisa seguendo questo criterio. Da una parte si trovano il soggiorno e la cucina – che possono funzionare anche come studio -, da un’altra il bagno e la camera da letto. Qualsiasi scelta di arredamento deve partire proprio da questa suddivisione.
Arredamento della zona giorno del bilocale
L’open space – che per molti è una scelta di tendenza – diventa obbligato nei bilocali. La convivenza tra cucina e soggiorno può essere molto interessante dal punto di vista estetico, ma deve essere organizzata bene per garantire la giusta funzionalità di ogni ambiente.
Non sono poche le persone che scelgono una cucina a isola o con penisola all’interno dei bilocali, sfruttando il ripiano del tavolo con gli sgabelli per delimitare la parte in cui si cucina e dividerla da quella in cui si guarda la tv o si sta in compagnia di amici. Questa superficie è ottima, può essere sfruttata sia per la preparazione delle pietanze che per consumare i pasti. Oggi sono molto diffuse nel mondo del design le cucine a scomparsa con pensili dalle aperture invisibili e con lavandini richiudibili grazie a pannelli a scorrimento. Questa soluzione è particolarmente indicata per chi ha un’abitazione piccola e vuole optare per uno stile minimal chic.
Per arredare il soggiorno sarebbe meglio scegliere degli arredi multifunzionali, come una libreria talmente capiente da poter essere usata anche come mobile per la tv oppure un divano letto, molto utile quando si vuole ospitare qualcuno per la notte. Potrebbero tornare utili anche pouf contenitori e tavolini con ripiani estraibili che permettono anche di mangiare o di lavorare comodamente davanti al divano.
Se il soggiorno non è così grande, si potrebbe appendere la tv alla parete e disporle intorno una serie di mensole e scaffali da usare come ripiani e come librerie. L’assenza di mobili appoggiati sul pavimento aiuta a creare un effetto di leggerezza, indispensabile per non far apparire la casa troppo disordinata e confusionaria. A seconda delle dimensioni dell’ambiente si possono sfruttare gli angoli rimasti liberi per creare un piano bar, una postazione lettura oppure uno spazio dove studiare e/o lavorare.
Colori, materiali e forme dei mobili di cucina e salotto dovranno essere, se non uguali, almeno coerenti tra di loro così da creare un ambiente armonico e unitario.
Arredamento della zona notte del bilocale
Le premesse da cui si parte per arredare la camera da letto di un bilocale sono le stesse dalle quali si parte per qualsiasi altra tipologia di casa. Bisogna sempre partire dall’idea di creare un ambiente rilassante, accogliente e confortevole adatto a favorire il riposo.
Una camera da letto dovrebbe anche permettere di praticare alcuni hobby o passatempi. Chi ama leggere, ad esempio, potrebbe avere una poltrona con accanto un tavolino dove sedersi quando ci si vuole perdere tra le pagine di un libro. Chi si vuole dedicare alla meditazione, invece, potrebbe allestire un angolo con dei cuscini a terra e delle candele atmosferiche. Se lo spazio non lo consente e la casa ha un soffitto alto si potrebbe acquistare un mobile a soppalco sfruttando così la verticalità dell’ambiente. Queste strutture hanno il letto matrimoniale sul piano superiore, mentre sotto offrono uno spazio da allestire come si preferisce. Si possono inserire tanto una scrivania quanto un divanetto. Per sfruttare al meglio gli spazi a disposizione, le scale che portano al letto potrebbero essere contenitive.
Lì dove gli spazi siano sufficientemente ampi, si può pensare di inserire una parete in cartongesso alle spalle della testata del letto così da realizzare una cabina armadio oppure un guardaroba aperto, ricco di ripiani, cassetti e porta-oggetti. Questa soluzione è molto contemporanea e aggiunge un tocco estetico molto interessante all’ambiente. In alternativa, si può andare alla ricerca di un armadio a ponte o di uno con all’interno una postazione lavorativa molto utile per chi non sa dove posizionare la scrivania.
Ottenere spazi liberi nell’arredamento di un bilocale
Un arredamento minimal e dalle sfumature chiare aiuta un bilocale piccolo a non apparire confusionario e troppo pesante alla vista. Evitare di riempire i pochi metri quadri a disposizione di mobili è uno dei consigli d’arredamento più noti anche al di fuori del settore professionale, proprio perché la differenza d’effetto è palesemente visibile. Questo non significa rinunciare a delle comodità, ma solo organizzarsi adottando delle strategie ormai collaudate. Tra queste rientra la scelta dei mobili multifunzionali, dei sanitari e dei complementi d’arredo a sospensione (come gli attaccapanni, gli specchi o le scarpiere) e la predilezione per librerie e armadi molto alti.
Attenendosi a questi principi, si potrebbe pensare che è impossibile in un bilocale realizzare un altro ambiente rispetto a quelli che si hanno a disposizione. Non è così. Se si sente la necessità di separare lo studio dal salotto, la cabina armadio dalla camera da letto o l’angolo delle passioni da uno di questi spazi, si può studiare una soluzione apposita. Spesso, in situazioni simili, gli architetti ricorrono all’uso di una parete in vetro. La trasparenza del materiale, infatti, non ostacola il passaggio della luce e permette la separazione degli ambienti senza comprometterne la leggerezza. Lì dove è possibile per l’altezza dell’abitazione, si può realizzare anche un soppalco e ottenere una camera da letto in più. Il progetto andrà studiato a partire dalla pianta dell’immobile, ma nulla è impossibile a prescindere. Di certo, però, serve l’aiuto di un professionista.
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