La maggior parte dei progetti disegnati per ristrutturare la cucina prevede la presenza nell’ambiente di un’isola oppure di una penisola, ovvero delle due strutture che negli ultimi anni hanno conquistato tantissimi consensi, tanto da diventare protagoniste in diversi stili di design. Le tendenze dell’arredamento cambiano ogni anno e propongono tantissime novità, ma la cucina con la penisola sembra essere diventata un evergreen del mondo del design, proprio come il parquet.
La presenza di un bancone attaccato al mobile della cucina è diventata sinonimo di buona riuscita estetica dell’arredo, anche se non bisogna sottovalutare l’aspetto funzionale di questa opzione. Avere una superficie d’appoggio in più da sfruttare in molteplici modi torna sempre molto utile, soprattutto in un ambiente dove ci si dedica alla preparazione del pranzo o della cena.
Per risultare comoda e offrire quel tocco in più alla vista della cucina, la penisola deve essere realizzata e posizionata con un certo criterio, altrimenti rischia di essere solo d’intralcio e di non valorizzare il resto dei mobili come ci si aspetterebbe. Per questo motivo, è sempre meglio rivolgersi a dei professionisti e chiedere loro consiglio sull’effettiva funzionalità dei propri desideri d’arredamento. Bassetti Home Innovation risponde a questa esigenza mettendo a disposizione dei clienti i suoi architetti e interior designer migliori.
Conviene davvero la penisola in cucina?
La cucina con penisola è indubbiamente bella da vedere. Che possa considerarsi una scelta classica lo dimostra il fatto che quest’opzione accomuna persone con gusti molto diversi in ambito di arredamento. In ogni stile di cucina è possibile progettare un bancone con degli sgabelli su un lato e ripiani vari sull’altro, caratterizzati dall’uso di materiali, forme e colori tipici di ogni design.
Al di là dell’aspetto estetico, la penisola in cucina risulta molto comoda negli open space per dividere la zona living da quella riservata alla preparazione e consumazione dei cibi. Questa separazione non pregiudica la possibilità di vivere l’intero spazio liberamente: chi sta ai fornelli può conversare con chi sta in salotto e può godersi la vista del resto della casa durante la preparazione. Si può sentire più facilmente la televisione oppure si possono tenere sempre d’occhio i bambini che giocano.
La penisola in cucina offre una superficie d’appoggio in più che può tornare utile in diversi modi. È un tavolo aggiuntivo su cui si possono consumare pasti veloci, colazioni o aperitivi. Non solo: è un piano su cui impastare, mescolare, tagliare, cuocere oppure lavare i piatti. Nelle cucine piccole permette di guadagnare spazio e dà l’impressione che l’ambiente sia più ampio di ciò che è in realtà.
Penisole in cucina: come sono e che funzione hanno
Normalmente, si parla di “penisola in cucina” quando si ha un ripiano lungo disposto perpendicolarmente al resto della cucina. Questa superficie viene solitamente utilizzata in maniera diversa a seconda del lato in cui ci si trova. Da una parte, si ha lo spazio per sedersi e per gustare le preparazioni effettuate. Dall’altro, invece, ci si può dedicare o alla cottura delle pietanze oppure al lavaggio delle stoviglie. L’altezza è la stessa dei pensili bassi della cucina ed è questo il motivo per cui si usano gli sgabelli e non le sedie normali.
La penisola è generalmente realizzata con lo stesso materiale del piano della cucina di cui richiama anche la forma e soprattutto i colori. Solo in questo modo è possibile avere una struttura lineare e unitaria che doni all’ambiente armonia e bellezza.
Come sfruttare la penisola in cucina dipende solo dai gusti e dalle necessità di chi la vivrà tutti i giorni. La decisione è determinante per capire cosa posizionare sul ripiano e sotto lo stesso. Si può decidere se avere, oltre al tavolo, una penisola con il piano cottura, con il lavandino oppure con un semplice piano su cui effettuare le preparazioni.
Cucina penisola con tavolo
La penisola formata da un semplice bancone è quella più comune e più semplice da realizzare a livello strutturale. Questo ripiano funziona sia come superficie d’appoggio per cucinare che come tavolo per i pasti veloci.
Dal punto di vista estetico, una penisola simile può essere organizzata in diversi modi. Il piano d’appoggio è unitario mentre la parte inferiore è divisa a metà. Dal lato della superficie destinata alla preparazione dei cibi – che solitamente è rivolto verso la cucina – si avranno dei ripiani a vista o nascosti da un’anta, all’interno dei quali sarà possibile conservare utensili vari. Dall’altra parte, invece, ci sarà spazio a sufficienza per gli sgabelli alti su cui sedersi al tavolo. Qualora la cucina fosse abbastanza spaziosa, è possibile rimuovere i pensili bassi e lasciare il bancone completamente aperto nella parte inferiore. Questa soluzione è necessaria anche negli spazi in cui serve dare l’impressione di leggerezza e di ampiezza.
Negli ambienti molto grandi, si può optare per strutture più articolate. In commercio esistono diverse penisole che hanno un tavolo più basso rispetto al ripiano d’appoggio ma comunque attaccato. In questi casi, il tavolo ha delle gambe su un lato mentre dall’altro è sostenuto dalla cucina. Per distinguere ulteriormente le due superfici, vengono usati anche materiali diversi.
Una penisola con piano di lavoro e tavolo torna sempre molto utile soprattutto a chi, quando cucina, tende a espandersi nell’ambiente circostante.
Penisola con piano cottura
Una parte della superficie destinata alla preparazione dei cibi potrebbe essere lasciata per l’installazione del piano cottura. Questa soluzione è estremamente elegante dal punto di vista estetico e rappresenta quel tocco di classe in più che permette all’arredamento di contraddistinguersi. Tuttavia, impone anche degli obblighi: bisogna verificare che ci sia la possibilità di allacciare il piano cottura alla corrente oppure all’alimentazione del gas. Inoltre, è necessario prevedere la presenza della cappa che potrà essere a sospensione, a scomparsa oppure integrata all’interno del piano stesso.
Per quanto riguarda i ripiani inferiori, è possibile organizzarli secondo le necessità.
Penisola con zona lavaggio
Al posto del piano cottura, si potrebbe installare il lavandino e destinare lo spazio adiacente allo scolo dei piatti bagnati. Anche questa opzione è molto caratteristica a livello estetico, oltre a risultare comoda quando si puliscono le stoviglie perché si ha la possibilità di guardare verso il salotto piuttosto che fissare il muro.
Se si sceglie di trattare la penisola come zona lavaggio della cucina, si potrebbe pensare di usare lo spazio sottostante il ripiano per incassare la lavastoviglie. Tutto questo può essere realizzato solo se l’impianto dell’acqua è strutturato in maniera tale da arrivare al luogo in cui è posizionata la struttura. Nell’ambito di una ristrutturazione che comprenda il rifacimento degli impianti, una soluzione del genere è semplice da progettare.
Le dimensioni della penisola in cucina e tutte le considerazioni da fare
Per avere una penisola funzionale e bella da vedere è importante tenere conto di alcune misure. Lunghezza, altezza e profondità del ripiano possono variare a seconda del modello scelto e dello spazio a disposizione. Tuttavia, ci sono alcune dimensioni minime che vanno rispettate affinché la penisola della cucina possa essere usata in maniera comoda.
Per quanto riguarda la lunghezza, non si dovrebbe scendere sotto i 90 cm poiché, altrimenti, si rischia di avere poco spazio da usare e un ripiano insignificante dal punto di vista estetico. La stessa misura dovrebbe essere considerata anche per la profondità. È vero che si potrebbero avere anche banconi da 60 cm, ma bisogna capirne l’utilizzo. Di certo, se si vuole sfruttare la penisola come piano cottura o zona lavaggio, il ripiano deve essere più profondo, altrimenti non si può sfruttare da entrambi i lati, ma solo da uno.
Prima di decidere se posizionare o meno una penisola all’interno della cucina, bisogna valutare attentamente i metri quadri a disposizione nell’ambiente. La presenza del bancone non può ostacolare l’apertura delle ante della cucina né la mobilità di chi abita la casa. Di conseguenza, davanti a un monolocale o a un bilocale di piccole dimensioni sarà opportuno farsi consigliare da un professionista se la scelta della penisola possa effettivamente permettere una migliore organizzazione degli spazi oppure risulti scomoda.
Un altro aspetto da considerare durante la progettazione di una cucina con la penisola è l’illuminazione. Un lampadario generico potrebbe non essere sufficiente. Per avere più luce sul bancone, si potrebbe prevedere l’installazione di lampade a sospensione oppure di faretti orientabili, montati su un carrello oppure incassati sul soffitto.
La penisola mobile: per non rinunciare alla struttura
In presenza di cucine piccole è difficile prevedere la presenza di una penisola, poiché si rischia di ingolfare l’ambiente e di renderlo poco funzionale. Se, però, non si vuole rinunciare al bancone, il mondo del design offre una soluzione efficace e comoda: la penisola mobile. Si tratta di un mobile su ruote di dimensioni ridotte che può essere attaccato al resto dei mobili quando si cucina e posizionato vicino al muro o in un altro punto dello spazio durante il resto della giornata.
Queste strutture sono molto simili ai carrelli e possono risultare molto utili come contenitori per conservare utensili e stoviglie.
Progettare la penisola in cucina su misura
Per adattare la penisola alle proprie esigenze, la cosa migliore è chiedere a un interior designer di progettare un arredo su misura. In questo modo, si possono risolvere le questioni legate allo spazio e all’illuminazione. Inoltre, si può avere una cucina unica e personalizzata. La scelta è sicuramente più impegnativa dal punto di vista economico, ma nell’ambito di lavori di ristrutturazione si può sempre ricorrere al bonus cucina.
Gli interior designer di Bassetti Home Innovation si occupano anche della realizzazione di progetti su misura. Inoltre, il nostro servizio mette a disposizione degli artigiani di lunga esperienza professionale per la realizzazione delle strutture pianificate.