Se nasce l’intenzione di rinnovare la propria abitazione a livello architettonico oppure da un punto di vista di interior design, è normale contattare diverse imprese edilizie per richiedere un preventivo per la ristrutturazione della casa. Confrontando le diverse offerte e i relativi prezzi, si potrà scegliere la soluzione più adatta alle proprie esigenze e si potranno cercare informazioni riguardanti i permessi da ottenere prima di iniziare qualsiasi intervento. Aziende che offrono un servizio chiavi in mano, come Bassetti Home Innovation, garantiscono delucidazioni in merito all’argomento e indirizzano i propri clienti verso la soluzione più vantaggiosa.
In questo genere di situazioni, il contributo dei professionisti è essenziale. Non solo per ottenere un lavoro di qualità, ma anche per avere chiara la panoramica delle agevolazioni a cui si può avere accesso nel momento in cui si ristruttura casa. Dati i numerosi cambiamenti normativi degli ultimi anni, è grande la confusione sui bonus attivi e quelli ormai decaduti. D’altra parte, non si tratta di questioni che riguardano la quotidianità dei cittadini, bensì delle particolari situazioni che interessano davvero solo le persone che ne vengono direttamente coinvolte. Per fare chiarezza serve il supporto degli esperti del settore.
Una domanda che spesso le persone si pongono prima di avviare degli interventi di ristrutturazione riguarda la possibilità di usufruire dei contributi a fondo perduto del 2023 per i lavori. È doveroso precisare che questi finanziamenti non sono destinati tanto all’ambito edilizio quanto al settore imprenditoriale.
CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO 2023: DI CHE COSA SI TRATTA
I finanziamenti a fondo perduto sono contributi messi a disposizione da diversi enti amministrativi (Regione, Comune, Camera di Commercio, Ministeri e così via) che non prevedono restituzione e non hanno bisogno di alcuna garanzia per essere erogati. Si tratta di fondi messi a disposizione delle imprese o delle singole persone fisiche per contrastare difficoltà concrete che impediscono una piena realizzazione in ambito lavorativo ed economico. Grazie ai fondi europei del PNRR, nel 2023 è stato possibile ampliare le richieste dei finanziamenti.
Esistono diversi bandi per ottenere i contributi a fondo perduto. Ciascuno di essi viene indetto da un ente specifico e prevede dei requisiti precisi per parteciparvi. I finanziamenti a fondo perduto del 2023 sono stati destinati alle giovani imprenditrici che intendono aprire un’attività, a chi punta sul Sud Italia, sulle aree sismiche o sulle isole minori aprendo in quelle zone la propria impresa e a chi apre una startup innovativa. Possono accedere ai contributi a fondo perduto anche le attività dedite al turismo sugli Appennini per rilanciare queste località come mete di viaggi. Rimanendo nello stesso ambito, anche i tour operator e le agenzie di viaggio potranno richiedere questi finanziamenti.
I fondi messi in campo dai diversi enti potranno essere usati anche per la collaborazione industriale su larga scala (in cui vengano coinvolte anche imprese di altri stati europei), per la trasformazione digitale delle piccole e medie imprese e per lo sviluppo sostenibile di alcune attività industriali, artigianali e agroindustriali.
Chi risponde ai requisiti richiesti, può presentare domanda allegando tutti i documenti previsti dal bando. Nella maggioranza dei casi, se si è ritenuti idonei, si accede ad una graduatoria a scorrimento, che permette di accedere ai contributi fino al loro esaurimento.
Le condizioni di questi contributi sono sicuramente vantaggiose, ma ci sono anche dei limiti dati soprattutto dalle tempistiche (molto lunghe). Inoltre, per accedere a questi fondi si deve di fatto partecipare ad un concorso, la cui selezione è articolata e meticolosa. I requisiti di accesso sono molto dettagliati e precisi e non sempre vengono soddisfatti appieno. Bisogna riconoscere, però, che le quote messe a disposizione sono più alte rispetto a quelle dell’ultimo anno. Inoltre, ai contributi possono ancora accedere le imprese colpite dalla pandemia e chi sta subendo le conseguenze più gravi della crisi ucraina.
ESISTONO DEI CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER LA RISTRUTTURAZIONE DELLA CASA?
Tra i numerosi bandi indetti per beneficiare dei contributi a fondo perduto anche nel 2023 continua a mancarne uno tanto a livello nazionale quanto locale: il bando destinato a chi deve intraprendere dei lavori di ristrutturazione della propria casa. Neanche per quest’anno, infatti, sono stati previsti dei contributi a fondo perduto per il restauro delle facciate o per il rinnovo degli impianti e degli spazi interni di un’abitazione.
Non c’è differenza tra prima, seconda o terza casa, né tra interventi volti al rinnovo di locali commerciali o di immobili ad uso abitativo: per gli interventi di natura edilizia non esistono contributi a fondo perduto. Ancora una volta, infatti, i fondi sono messi a disposizione della crescita delle imprese e vanno incontro alle situazioni di maggior disagio sociale ed economico.
Ci sono delle amministrazioni locali che saltuariamente prevedono dei contributi per la ristrutturazione della casa, ma si tratta di una minoranza solitamente localizzata in regioni a statuto speciale. La Provincia Autonoma di Bolzano, ad esempio, in passato ha pubblicato dei bandi di questo tipo. Per esserne certi, è sempre bene verificare la presenza di bandi per il finanziamento edilizio sui siti ufficiali di Regioni, Province e Comuni.
AL DI LÀ DEI FINANZIAMENTI A FONDO PERDUTO PER COSTRUIRE CASA
La mancanza di contributi a fondo perduto destinati alla ristrutturazione di una vecchia casa non significa necessariamente dover rinunciare a modernizzare impianti e strutture o a cambiare l’arredamento perché ci si deve far carico di tutte le spese. Esistono, infatti, diverse agevolazioni che possono essere richieste e/o detratte dalla dichiarazione dei redditi.
Chi è interessato al settore immobiliare perchè deve comprare casa o sistemarla, farà meglio a informarsi sul Fondo di Garanzia e sui bonus edilizi dalla Legge di Bilancio 2023, piuttosto che cercare informazioni sui contributi a fondo perduto.
IL FONDO DI GARANZIA
Il Fondo di Garanzia 2023 previsto dal Ministero dell’Economia e delle Finanze permette di ottenere un mutuo per l’acquisto della prima casa a condizioni estremamente favorevoli con alcune banche convenzionate. Il finanziamento non è certo a fondo perduto, ma prevede la restituzione con tassi di interesse molto bassi. Questi tassi di interesse sono pari all’Euribor o all’IRS e ad essi si somma uno spread molto basso che va dai 120 ai 150 punti base. Ciò è possibile grazie alla garanzia statale che viene concessa se si risponde a particolari requisiti. Come per il 2022, anche nel 2023 possono accedere al Fondo di Garanzia:
- le coppie giovani in cui almeno uno dei due partner abbia meno di 35 anni;
- le famiglie in cui ci sia un solo genitore con dei figli a carico;
- giovani al di sotto dei 35 anni con contratti di lavoro precari;
- coloro a cui sono state assegnate delle abitazioni popolari.
Per richiedere il Fondo di Garanzia è fondamentale che il mutuo non sia superiore ai 250mila euro e che venga richiesto da una persona priva di altri immobili (a meno che non lo abbia ereditato). La domanda va presentata in una banca convenzionata che si farà carico di inoltrare la richiesta allo Stato. La garanzia copre il 50% della spesa, ma il Decreto Sostegni bis ha previsto che la percentuale sia innalzata del 30% (arrivando così all’80%) per coloro che hanno un reddito inferiore ai 40 mila euro all’anno e che hanno bisogno di un mutuo superiore all’80% del prezzo d’acquisto.
Bisogna tener conto che le tempistiche sono molto lunghe e che la domanda può essere presentata entro il 31 dicembre 2023.
BONUS RISTRUTTURAZIONE
Se il Fondo di Garanzia è ottimo per chi acquista casa per la prima volta, il bonus per ristrutturare casa farà felici tutti quelli che hanno intenzione di rinnovare l’estetica della propria abitazione rendendo gli impianti più efficaci e funzionali. L’agevolazione prevede una detrazione IRPEF del 50% su un tetto massimo di spesa pari a 96 mila euro. La richiesta può essere effettuata al termine dei lavori e la detrazione avverrà nell’arco dei successivi 10 anni tramite l’erogazione di quote di pari importo sulla dichiarazione dei redditi.
Per informarsi su agevolazioni e detrazioni fiscali ci si può rivolgere allo Sportello Unico dell’Edilizia del proprio Comune oppure si può richiedere la consulenza di un professionista messo a disposizione dell’impresa che si occuperà dei lavori.
RISTRUTTURARE CASA RISPARMIANDO
Anche se non esistono dei contributi a fondo perduto per il settore edilizio, non significa che non ci siano possibilità vantaggiose in questo campo o che non sia possibile trovare delle soluzioni convenienti a livello economico.
Attenzione: “conveniente” non significa per forza “economico”. Nella scelta dei materiali o delle tecnologie da utilizzare per la messa a nuovo dell’abitazione bisogna lasciarsi guidare non solo dal prezzo, ma anche dalla qualità. Scegliere materiali poco costosi o scadenti potrebbe provocare dei problemi poco dopo la conclusione dei lavori. In alcuni casi, potrebbe essere messa a rischio la sicurezza e la salute di chi abita quegli spazi. Quindi, sarebbe meglio scegliere trovando il giusto compromesso tra ciò che è di valore e ciò che è conveniente.
La cosa migliore da fare quando si deve ristrutturare casa è cercare di richiedere più preventivi possibili in modo da confrontare le offerte e trovare quella più vantaggiosa per la propria situazione.
Trovare un servizio chiavi in mano, ad oggi, è una soluzione altrettanto conveniente. Affidando tutte le fasi del lavoro a un unico team diretto da un architetto o da un interior designer si risparmiano tempo e fatica. Inoltre, tutte le spese sono calcolate prima dell’inizio dei lavori e gli imprevisti vengono gestiti all’interno dell’impresa stessa.
La ristrutturazione di una casa è un momento importante. Per questo è necessario cercare l’impresa non solo più conveniente, ma anche in grado di trasmettere fiducia e un alto livello di competenza.