L’acquisto di una casa da ristrutturare può essere un’esperienza appassionante soprattutto se si tratta della prima casa in assoluto. Se la scelta ricade su un vecchio appartamento da ristrutturare e si esclude un’abitazione di nuova costruzione, è probabile che la persona desideri un progetto d’interior design completo, sotto la guida di un architetto e di un team di professionisti che siano in grado di comprendere i desideri personali e le esigenze più profonde del cliente.
C’è un risvolto negativo in un progetto di questo tipo che è spesso alla base di altri tipi di scelte. Non importa quanti consigli per ristrutturare casa si ricevono e quanto ci si prepari a questo tipo di intervento: si tratta comunque di lavori molto impegnativi dal punto di vista personale, richiedono del tempo e un investimento economico importante.
Sembra scontato, ma in queste situazioni bisognerebbe davvero domandarsi se conviene o meno ristrutturare una casa degli anni ‘60, ‘70, ‘80 o ‘90 oppure se valutare delle abitazioni di recente costruzione. La risposta non può venire solo e unicamente dai desideri dell’acquirente, ma anche dallo stato in cui l’abitazione si trova. Ci sono dei controlli da fare prima di comprare una casa da ristrutturare. Controlli che solo gli occhi e le mani di esperti possono portare a compimento. Ecco perché sarebbe opportuno affidarsi ad un’impresa edile specializzata in ristrutturazioni, in grado di eseguire un sopralluogo della casa per poi preventivare l’entità dei lavori necessari. Solo a quel punto sarà possibile valutare se vale o meno la pena continuare con questo intento.
Perché comprare e ristrutturare una vecchia casa
Ci sono delle abitazioni che, pur avendo alle spalle un bel po’ di anni, mantengono un buon livello degli impianti e anche una buona qualità della struttura. Basta dare una nuova mano di vernice, cambiare gli infissi, sistemare i pavimenti e il gioco è fatto. In poco tempo e con costi decisamente contenuti sarà possibile trasferirsi.
Il discorso è diverso per le case degli anni ‘90 o quelle ancora più vecchie che presentano degli impianti e delle strutture che necessitano una certa manutenzione o un intervento di rinnovamento approfondito. Modernizzare queste strutture può essere più dispendioso all’inizio, ma sarà vantaggioso in futuro poiché consentirà un notevole risparmio sui consumi.
Oltre agli interventi necessari, la ristrutturazione dà la possibilità di modificare la casa secondo il proprio gusto. Se, ad esempio, non piace la disposizione interna degli spazi, i progetti di interior design danno la possibilità di modificarla. Si può creare un open space tra la zona living e la cucina, si può trovare lo spazio per ricavare una cabina armadio in camera da letto oppure si può realizzare un doppio bagno a partire dall’unico presente. Si unisce l’utile al dilettevole, cosa che non sarebbe possibile nelle case nuove dove è raro che servano interventi strutturali importanti. Si può anche risparmiare (anche se per esserne sicuri è sempre meglio chiedere un preventivo per la ristrutturazione della casa), ma si deve scendere a compromessi sulla disposizione dei locali, cosa che potrebbe non andare bene a chi vuole che la propria abitazione rifletta le sue idee di design.
La personalizzazione è sicuramente uno dei vantaggi offerti dal comprare una casa da ristrutturare, ma ce ne sono altri anche di natura economica:
- Le imposte inferiori: a parità di metratura, di tipologia e di zona, l’immobile già usato prevede un versamento di imposte inferiore rispetto a quello richiesto da un appartamento di nuova costruzione. La differenza può essere anche di diverse migliaia di euro.
- Le agevolazioni fiscali: per tutti i lavori di manutenzione straordinaria è possibile richiedere il bonus ristrutturazione casa per ottenere il 50% delle detrazioni su un tetto massimo di spesa pari a 96 mila euro.
- Gli ampi spazi a disposizione: comprare una casa degli anni ‘70-‘80 significa avere a disposizione degli ambienti molto più grandi rispetto a quelli a cui l’edilizia moderna ci ha abituati. Sono tutte case che presentano un ampio corridoio, un ripostiglio e camere da letto molto spaziose.
Gli svantaggi nel comprare una casa da ristrutturare
Ciò che scoraggia nell’acquisto di case vecchie da ristrutturare è spesso legato:
- al grande stress che deriva dall’organizzazione dei lavori;
- al bisogno di contattare tecnici diversi per i diversi interventi;
- le tempistiche molto dilatate.
In realtà esiste una soluzione efficace per affrontare serenamente questo tipo di difficoltà. Quella di chiedere una consulenza ad un servizio di ristrutturazione chiavi in mano, come quello offerto da Bassetti Home Innovation.
Le imprese che offrono questo genere di servizio mettono a disposizione del cliente un team di professionisti al completo che si occupa di tutte le fasi del lavoro: dalla progettazione fino alla documentazione finale, dal coordinamento dei diversi interventi alle procedure per richiedere le agevolazioni previste per legge. Di conseguenza, i tempi e lo stress si riducono: non bisogna andare a cercare le diverse maestranze, né si devono verificare le scadenze, in quanto tutti i passaggi del progetto sono gestiti da un unico team che avrà il compito di organizzarsi per garantire il miglior servizio possibile.
I controlli da effettuare nelle case da ristrutturare
Un altro tasto dolente nella ristrutturazione di una casa è legato alle condizioni di partenza dell’immobile. Prima di comprare una vecchia casa da ristrutturare bisogna assolutamente effettuare dei controlli per verificare se vale davvero la pena fare un acquisto di questo tipo.
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Il livello di umidità
È possibile verificare il livello di umidità di un’abitazione valutando lo stato delle pareti interne ed esterne. Grazie ad un’analisi accurata sarà possibile stabilire se i livelli di umidità della casa sono preoccupanti non solo per la manutenzione della struttura, ma anche per la salute di chi ci abita. Nel caso in cui i segnali siano allarmanti, c’è bisogno di studiare un piano di risanamento dell’abitazione.
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Impianto idrico sanitario
L’impianto idrico sanitario è quello che si occupa della distribuzione dell’acqua calda e fredda e degli scarichi tramite una serie di tubi e strutture che passano sotto il pavimento e nelle pareti. Se questi tubi sono costruiti in piombo, vanno assolutamente sostituiti. Se sono in ferro, bisognerà chiedere informazioni sull’età dell’impianto. Dopo 30 anni, bisogna effettuare un controllo del funzionamento. Quindi, se la casa è degli anni ‘90 o più vecchia e non sono stati fatti lavori di manutenzione, è bene prevederli nel proprio progetto di ristrutturazione. È utile in questi casi dare un’occhiata anche ai rubinetti, al contatore, allo sciacquone e verificare il flusso e il colore dell’acqua.
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Impianto elettrico
Il discorso del sistema idrico sanitario vale anche per l’impianto elettrico, l’insieme di tubi e prese che regola il passaggio della corrente. Quando si deve ristrutturare casa si può decidere se rifarlo completamente (scelta più onerosa) o se limitarsi a cambiare alcune componenti ormai obsolete. Con questa seconda opzione, però, non c’è possibilità di prevedere nuovi punti luce o delle prese di corrente in più nei diversi ambienti. Quindi, il progetto di illuminazione si dovrà adattare a quello che già c’è. Rifare da capo l’impianto elettrico è sicuramente più costoso, ma porta ad avere in casa un sistema innovativo e all’avanguardia.
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Il tetto
Bisogna sempre chiedere informazioni al venditore sulla copertura dell’abitazione che in genere ha una media di vita di circa 30 anni. I segnali dell’usura sono la presenza di infiltrazioni d’acqua, le tegole incrinate e i filtri di luce nel sottotetto. In questi casi, ci sarà bisogno di interventi di rifacimento o di manutenzione.
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L’amianto
In alcune case vecchie l’amianto è presente sui pavimenti, sulle piastrelle, sulla colonna di scarico, nei camini e in alcune tubature. Questo materiale potrebbe essere molto pericoloso per la salute nel caso in cui si rompesse o si sgretolasse. Se in un’abitazione è presente questo tipo di materiale si può agire in tre diversi modi:
- rimuoverlo;
- incapsularlo (l’amianto viene trattato con dei prodotti che ne fortificano il legame delle fibre e ne riducono il rischio di frammentazione);
- rivestirlo (viene creata una sovracopertura dell’eternit).
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Le finestre
Guardando gli infissi c’è da chiedersi se sono in buono stato. Sono presenti spifferi? Hanno una buona capacità di isolamento? Se le risposte non sono soddisfacenti, si deve pensare di sostituirle.
Comprare una casa da ristrutturare richiede un certo impegno, in termini di tempo, di energie e di denaro. La soddisfazione, però, di avere creato un’abitazione che rispecchia i propri gusti personali e soddisfa le necessità di chi la vive tutti i giorni, sarà talmente grande da compensare tutte le fatiche che si dovranno affrontare.