Per generare un adeguato calore all’interno di un’abitazione è necessaria la presenza di una caldaia. Prima della sua invenzione, le comodità domestiche erano davvero limitate. Era impossibile lavarsi con l’acqua calda e non ci si poteva riparare dal freddo durante l’inverno, se non attraverso l’utilizzo di camini e stufe. L’arrivo di questo strumento ha cambiato del tutto il modo di vivere gli spazi domestici, migliorando notevolmente la qualità di vita. Nonostante gli innumerevoli aspetti positivi, non si può negare che l’uso della caldaia comporti un importante dispendio di energia e di risorse. Di conseguenza, anche il costo della bolletta del gas o dell’energia elettrica può risultare particolarmente oneroso.
Per evitare sprechi eccessivi, è possibile provvedere all’installazione di un macchinario di nuova generazione che risulti più sostenibile grazie all’impiego di moderne tecnologie di funzionamento. Per incentivare la sostituzione di vecchi apparecchi, lo Stato ha messo a disposizione dei cittadini il bonus caldaia, un’agevolazione edilizia che consente, a chi ha acquistato un apparecchio di ultima generazione, efficiente dal punto di vista energetico, di detrarre dalla propria dichiarazione dei redditi una determinata percentuale. Questo bonus, già attivo nel 2022, è stato oggetto di una proroga valida per tutto il 2023.
In che cosa consiste il bonus caldaia
Grazie alla Legge di Bilancio 2023 del 29 dicembre 2022, numerosi bonus edilizi sono stati confermati ancora per un anno. Si potrà continuare a ristrutturare la propria casa migliorando l’arredamento dei diversi ambienti senza preoccuparsi eccessivamente delle spese da sostenere. Oltre a rinnovare il bonus cucina e il bonus infissi, il decreto ha stabilito la possibilità di richiedere una detrazione per la sostituzione della caldaia nel caso in cui appartenga ad una classe energetica alta, almeno la A. Questa categoria indica la presenza, all’interno dell’apparecchio, di materiali e tecnologie in grado di consentire un notevole risparmio energetico. Dato che questi apparecchi richiedono un certo investimento economico (per l’acquisto e per il montaggio della caldaia), il bonus per la sostituzione della caldaia è stato pensato per venire incontro alle spese dei cittadini che compiono una scelta responsabile nei confronti dell’ambiente, per risparmiare sulle risorse naturali e sui consumi.
Il bonus per la caldaia può essere applicato con diverse percentuali in base al tipo di interventi effettuati.
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Agevolazione al 50%
È possibile richiedere una detrazione del 50% sulla dichiarazione dei redditi per la spesa effettuata per l’acquisto di una caldaia a condensazione con efficienza media stagionale di classe A o superiore. La stessa agevolazione vale anche per l’installazione di impianti di climatizzazione con caldaie a condensazione di classe A o superiore, e per l’installazione di impianti dotati di generatori di calore alimentati a biomasse combustibili.
La detrazione IRPEF o IRES che si ottiene con il bonus caldaie 2023 viene distribuita nell’arco di 10 anni attraverso quote di pari importo.
Nel caso in cui venga installata una caldaia appartenente alla classe energetica B o inferiore non sarà possibile richiedere alcuna agevolazione.
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Agevolazione al 65%
Come già avveniva nel 2022, anche il bonus caldaia 2023 può essere associato all’Ecobonus se il macchinario acquistato, oltre ad essere di classe energetica A, possiede un sistema di termoregolazione evoluto di classe V, VI o VII. Nel primo caso si avrà una caldaia in grado di cambiare la temperatura a seconda dell’ambiente circostante, mentre nel secondo la centralina riesce a regolare sia la temperatura interna che quella esterna. Il sistema di classe VII, invece, possiede molti più sensori in grado di controllare l’ambiente circostante.
Chi realizza degli impianti con apparecchi ibridi, in cui la caldaia a condensazione è integrata dalla presenza della pompa di calore, o richiede l’installazione di un generatore d’aria calda a condensazione può comunque usufruire del bonus caldaia.
La detrazione al 65% può essere applicata anche per conto del GSE con il Conto Termico, nel caso in cui si sia provveduto alla sostituzione degli impianti di climatizzazione invernali con altri a pompa di calore o con gli impianti solari termici per la produzione di acqua calda sanitaria.
Anche l’ecobonus per la caldaia verrà erogato in 10 quote annuali di stesso importo. Questa tipologia di agevolazione è destinata a tutti quegli interventi che migliorano l’efficienza dell’immobile e gli permettono di essere più sostenibile. Oltre al bonus caldaia, ci rientra anche il bonus stufa a pellet.
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Agevolazione al 90%
La sostituzione della caldaia potrebbe avvenire anche all’interno di altri lavori di efficientamento energetico operati su immobili già esistenti. A seconda della tipologia di lavori, si potrebbe far rientrare il bonus caldaia all’interno del Superbonus 90%. Tutto questo solo nel caso in cui la famiglia abbia un quoziente reddituale inferiore ai 15 mila euro e vengano effettuate delle operazioni trainanti che migliorino di almeno due classi energetiche l’immobile. Nel caso si risponda a questi requisiti, si potrebbe considerare la sostituzione di una caldaia vecchia con una nuova a condensazione di classe A o superiore come un lavoro trainato, e comprenderlo nell’agevolazione.
Il bonus 110% è valido solo per gli interventi effettuati sulla prima casa.
Nel 2022 il Superbonus prevedeva una detrazione del 110%. Questa percentuale potrà essere richiesta solo entro il 31 marzo 2023 a patto che si sia in possesso di una certificazione dichiarante che le operazioni di ristrutturazione a fine settembre 2022 erano state completate per almeno il 30%. Potranno richiederla anche i condomini che hanno presentato la CILAS entro il 31 dicembre 2022.
Scadenza del bonus caldaia 2023
Le agevolazioni edilizie sono molto comode ma, essendo regolate da un decreto legge, bisogna conoscerne bene i termini così da rispondere a tutti i requisiti previsti dalla domanda. Un primo dubbio può riguardare le tempistiche: bisogna sapere quando scade il bonus caldaie e regolarsi di conseguenza per la progettazione e la realizzazione dei lavori. Nella normativa viene specificato che questa agevolazione può essere applicata su tutti gli interventi che saranno effettuati entro il 31 dicembre 2024.
Sostituzione caldaia 2023: chi ha diritto al bonus
Il bonus caldaia 2023 può essere richiesto da chi provvede alla sostituzione della caldaia. Nello specifico, potrebbe trattarsi del proprietario dell’immobile, dall’affittuario oppure da chi ha in usufrutto l’abitazione. Ognuno di questi soggetti dovrà essere in regola con il pagamento dei tributi sulla proprietà . Inoltre, l’immobile in cui verrà installata la nuova caldaia deve essere accatastato (o in procinto di) e deve già possedere un impianto di riscaldamento.
Possono presentare domanda anche associazioni di professionisti, le società di persone e di capitali, le cooperative di abitazione, gli enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale e gli Istituti autonomi per le case popolari.
Bonus caldaia per i condomini
Anche i condomini che provvederanno alla sostituzione della caldaia hanno diritto a richiedere il bonus. Su una spesa massima di 40 mila euro si può ottenere fino al 75% di agevolazione. Per lavori più impegnativi che comportino anche il miglioramento delle prestazioni antisismiche si può arrivare anche a una percentuale dell’85% e a un tetto massimo pari a 136 mila euro.
I condomini possono richiedere il bonus caldaia attraverso l’amministratore.
Quali spese rientrano nel bonus caldaia
La sostituzione di una caldaia richiede diverse spese. Molte di queste rientrano nel tetto massimo di spesa da detrarre grazie al bonus. Oltre ai costi sostenuti per l’acquisto della caldaia e dei materiali necessari alla sua installazione, si possono aggiungere anche il compenso del tecnico che effettua l’operazione, le opere murarie (qualora necessarie) e i sopralluoghi tecnici legati ai controlli e ai collaudi.
Il bonus caldaia può essere applicato solo sulle case da ristrutturare, non su quelle di nuova costruzione.
Bonus per il cambio caldaia: come funziona
Il bonus caldaia verrà ripartito nel corso di dieci anni in quote di pari importo sulla dichiarazione del 730 fino al tetto massimo di spesa stabilito. Se non si ha la possibilità di aspettare questo intervallo di tempo, è possibile richiedere lo sconto in fattura per la ristrutturazione all’impresa edilizia che si occupa dei lavori. Lo sconto applicato avrà la stessa percentuale prevista dal bonus. In alternativa, c’è anche la cessione del credito. Questa procedura può essere attivata da chi avvia i lavori o dalla ditta di ristrutturazione e prevede l’intervento di un ente privato che copra subito le spese dei lavori. Sarà poi questo ente a beneficiare del bonus nel corso degli anni successivi.
Per presentare la domanda bisogna aspettare la data di fine lavori che dovrà essere comunicata all’ENEA, tramite apposita procedura, entro 90 giorni. A quel punto, si può procedere con la richiesta della detrazione presentando una serie di documenti al CAF o al proprio commercialista al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi. I documenti sono:
- le fatture di spesa sostenute;
- il certificato di asseverazione rilasciato da un ingegnere o un geometra;
- le ricevute dei bonifici con la dicitura specifica del bonus in cui si esplicitano la causale, il codice fiscale di chi lo effettua e la partita IVA della ditta che beneficia del pagamento;
- la ricevuta della trasmissione della documentazione a ENEA;
- le schede tecniche relative alla caldaia firmate dal tecnico e dal cliente.
Per ottenere il bonus è assolutamente necessario pagare i lavori attraverso un bonifico bancario o postale parlante, all’interno del quale venga esplicitata la causa delle spese e venga fatto riferimento alla legge del bonus. Inoltre, nel bonifico dovranno essere presenti il numero e la data della fattura, il codice fiscale o partita IVA di chi beneficia del pagamento e quello di chi lo effettua e richiede la detrazione.
Incentivi caldaia 2023: Chiedi a Bassetti Home Innovation
I professionisti di Bassetti Home Innovation sono a disposizione dei loro clienti per chiarire qualsiasi dubbio relativo al bonus caldaia 2023 e per studiare le tipologie di intervento più adatte ad ogni situazione.