Nelle case più grandi di vecchia costruzione non è mai mancata la zona studio. Un ambiente elegante, dall’aspetto intellettuale, riservato ad attività impegnative e culturali quali la lettura, le ricerche, lo studio scolastico e/o universitario oltre che al lavoro. Dopo l’esperienza della pandemia e la diffusione dello smart-working, la necessità di avere uno spazio domestico simile si è fatta sentire in maniera molto forte anche da parte di chi svolge una professione molto lontano dalla propria abitazione.
Scrivanie e librerie prima destinate alla camera dei bambini hanno iniziato a occupare anche altri angoli di casa oppure una stanza appositamente adibita. Si pone così la questione di come dovrebbe essere l’arredamento di uno studio. Nell’ambito di interventi di ristrutturazione si può studiare un progetto d’arredo con la supervisione di un professionista. Un interior designer potrebbe essere consultato anche solo per cambiare l’aspetto di uno spazio domestico. In alternativa, si possono valutare idee presenti online oppure lasciar correre la propria immaginazione osservando i mobili presenti sul mercato.
Arredamento studio: creare il design perfetto
La prima cosa da fare quando si arreda un ambiente domestico è decidere lo stile che definirà colori, linee e materiali da usare. Se la casa è già arredata, sarà più facile trovare il design dello studio poiché basterà seguire le caratteristiche delineate nelle altre stanze. Anche se i mobili da usare sono gli stessi, l’aspetto dell’ambiente può cambiare radicalmente creando di volta in volta un’atmosfera più moderna, più giocosa, più intellettuale oppure più easy. Tutto dipende dal mood di cui vuole circondarsi chi sfrutterà quello spazio. Lo stile classico è perfetto per chi vuole rendere lo studio più simile a una biblioteca ricca di opere letterarie e di edizioni da collezione. Il design moderno e minimalista, invece, si adatta bene ai liberi professionisti oppure alle famiglie che usano quello spazio in maniera diversa. Stili come il rustico e lo scandinavo sono perfetti per gli artisti e le persone creative, visto che riescono a creare un ambiente molto caldo e accogliente.
Mobili per uno studio in casa
Per parlare di “studio” deve necessariamente essere presente una scrivania. È questo il mobile da rendere protagonista dello spazio. Per essere sfruttato in maniera utile ed ergonomica, il piano di lavoro dovrebbe avere una larghezza pari a 90 cm e una profondità di 60 cm. A seconda delle esigenze e dello spazio a disposizione, si può optare anche per ripiani più grandi. Se in casa vivono più persone che potrebbero aver bisogno dello studio, sarebbe opportuno acquistare due scrivanie oppure un unico tavolo lungo a cui avvicinare due sedie o poltrone da lavoro. Queste ultime sono altrettanto indispensabili nello studio e andranno selezionate con cura tenendo conto non solo dell’aspetto, ma anche della comodità, soprattutto se si prevede di passarci molto tempo seduti.
Molte scrivanie sono inglobate all’interno di grandi librerie a parete. Questa soluzione – caratteristica delle case di design moderno e utile quando si vuole ricavare un angolo studio in soggiorno – ha un grande impatto visivo e ha il pregio di coniugare due mobili indispensabili per la realizzazione di uno studio. La libreria, infatti, è un altro elemento che non può mancare in ambienti simili. Sulle sue mensole non devono necessariamente essere posizionati dei libri. Possono trovare posto anche altri oggetti decorativi oppure si potrebbero avere dei ripiani chiusi da delle ante all’interno dei quali potrebbero essere conservati documenti e ricevute.
Colori e materiali
Se per i materiali e i tessuti sarà bene rifarsi allo stile scelto per l’arredamento, sui colori si può variare lasciandosi guidare dal tipo di atmosfera che si vuole ottenere. Per creare un ambiente pieno di energia e vitalità, si può propendere per il giallo, l’arancione o alcune tonalità di rosso mentre se si vuole donare al proprio studio un carattere più maturo e riflessivo, sarà bene dipingere le pareti di blu. Il verde crea un clima disteso e sereno mentre i colori neutri come il bianco e il beige danno un’idea di eleganza e di ordine. Ovviamente, bisognerà fare in modo che queste sfumature non siano troppo in contrasto con il resto della casa.
Illuminazione
Non si può lavorare o studiare al buio: un’illuminazione corretta è indispensabile per evitare di affaticare gli occhi e, di conseguenza, il corpo. Quando si progetta l’arredamento di uno studio, bisogna mettere in conto la presenza di più fonti di luce. Oltre al lampadario principale, infatti, servono faretti o lampade che puntino direttamente sul piano di lavoro rendendolo più visibile.
Per una migliore visibilità bisognerà prestare attenzione anche alla posizione della scrivania rispetto alla finestra. Se fosse possibile posizionare il mobile direttamente sotto la superficie vetrata, ne gioverebbe non solo la visibilità ma anche la sensazione di benessere che si prova quando si è circondati da un bel panorama (sempre che questo sia presente).
Piante
Lasciare spazio nello studio per delle piante o dei vasi con dei fiori è d’obbligo in un arredamento di tipo scandinavo, ma è consigliato anche in altri design. Questi elementi, infatti, rendono l’ambiente più caldo e accogliente oltre a donargli un aspetto armonico e coinvolgente.
Idee per uno studio in casa senza ambiente dedicato
Se la casa è piccola, potrebbe essere difficile ricavare una stanza da adibire a studio. Questo non significa rinunciare ad avere un angolo con funzione simile. È possibile, infatti, sfruttare nicchie, sottoscala e gli spazi morti di un qualsiasi altro ambiente per metterci una scrivania con libreria e altri mobili contenitivi. Si può creare un angolo studio in camera da letto, in soggiorno, in cucina o addirittura all’ingresso: basta un po’ di organizzazione degli spazi e un’accurata selezione dei mobili più adeguati. Gli interior designer professionisti possono tornare molto utili in questo senso.