Qualche decennio fa, la maggior parte delle persone ambiva all’acquisto di una casa grande, magari disposta su più piani. Avere tanti metri quadri a disposizione permette di realizzare ambienti ricchi di elementi d’arredo e con spazi da dedicare alle proprie passioni e al relax personale. L’angolo bar, la palestra domestica, la libreria a parete con poltrona dedicata alla lettura, possono essere progettati solo se sono già stati sistemati i mobili di base.
Tuttavia, la grandezza spinge verso il riempimento. Avendo tanto spazio, è più difficile porsi dei limiti e si corre il rischio di riempire troppo lo spazio con oggetti superflui. Negli ultimi anni, con lo sviluppo di una maggiore sensibilità verso la crisi climatica e ambientale, molti hanno avuto modo di ripensare le proprie abitudini e di comprendere che molte cose di cui ci circondiamo sono, in realtà, inutili. Anche la valenza estetica perde di importanza ad un certo punto: se un elemento d’arredo è circondato da tanti oggetti è del tutto naturale che l’occhio non riesca più a valorizzarlo.
I gusti e le tendenze contemporanee hanno iniziato a muoversi verso altri tipi di soluzioni, ad esempio le mini case.
Mini case abitabili: cosa le contraddistingue
Le mini case sono comparse negli anni Novanta in due paesi molto distanti tra loro: gli Stati Uniti e il Giappone. Se nel primo stato l’invenzione è legata a un uomo – Jay Schafer – che aveva il desiderio di condurre uno stile di vita più appartato e semplice, nel secondo, invece, l’uso di abitazioni molto piccole nasceva dal bisogno d’indipendenza di molti giovani che, non potendosi permettere una casa grande, ripiegavano sulle kyosho jutoku (“micro-case”) delle periferie.
Nel corso del tempo le mini case si sono diffuse in molti altri paesi arrivando anche in Italia. Si riconoscono facilmente perché mettono a disposizione pochissimo spazio – di norma, non si superano i 40/50 metri quadri – da organizzare nella maniera più funzionale possibile. Le mini case possono essere prefabbricate oppure realizzate come strutture apposite in legno. Sono dotate di tutti gli impianti fondamentali (idraulico ed elettrico) con i rispettivi fili e le tubature necessarie che sono presenti all’interno della struttura.
Scegliere di vivere in una mini casa significa abbracciare uno stile di vita sostenibile e minimalista che faccia a meno di tutto ciò che non è veramente essenziale. È una decisione che non implica la rinuncia al comfort o ai bisogni primari, solo a ciò che è superfluo. L’attenzione al mondo della natura è testimoniata dalla presenza di pannelli solari e di materiali naturali molto performanti dal punto di vista energetico.
Dal punto di vista del design, il poco spazio non è da considerarsi un limite. Molte mini case sono provviste di un soppalco e risultano molto piacevoli alla vista. Anche lì, dove non ci sia questa particolare struttura architettonica, l’arredamento può risultare molto creativo e originale: le dimensioni ridotte, infatti, spingono a ricercare soluzioni salvaspazio che possono essere davvero sorprendenti.
Mini case trasportabili
Alcune mini case possono essere costruite su ruote ed essere, quindi, trasportabili. Strutture simili hanno dimensioni ancora inferiori rispetto allo standard in modo da essere più facili da trainare e da spostare da un luogo a un altro.
Dal punto di vista strutturale sono molto simili alle mini case fisse: sono case intelligenti da arredare secondo uno stile minimal e sostenibile. Risultano l’ideale per chi ha uno spirito avventuroso e ama viaggiare.
Mini case: è la scelta giusta?
Prima di acquistare una mini casa è doveroso riflettere sui vantaggi e sugli svantaggi di questo tipo di decisione. Considerazioni simili sono sempre opportune quando si parla del luogo in cui si vivrà, ma valgono soprattutto per scelte così estreme poiché è chiaro che abitare in una mini casa impone alcuni limiti tanto nell’arredamento quanto nelle abitudini. Bisogna tenere conto che non si potranno organizzare feste né ospitare chissà quante persone a pranzo o a cena. Le mini case non sono adatte, infatti, agli eventi sociali e neanche alle famiglie numerose. A dirla tutta, potrebbero risultare scomode anche per una coppia se non si organizzano bene gli ambienti domestici, garantendo a entrambi di preservare i propri spazi.
L’ordine è fondamentale nelle mini case. Non basta selezionare accuratamente i mobili e i complementi d’arredo, bisogna anche evitare di lasciare vestiti e oggetti fuori posto poiché lo spazio verrà subito riempito e risulterà caotico. Di contro, organizzando al meglio gli ambienti e mantenendoli ordinati, si avrà la possibilità di velocizzare le pulizie.
A fronte dei limiti evidenziati, bisogna riconoscere che le mini case rappresentano una soluzione abitativa originale e virtuosa dal punto di vista ambientale. I consumi e i costi di manutenzione sono molto ridimensionati rispetto a una casa tradizionale. Per trovare soluzioni d’arredo vantaggiose, la parola d’ordine è creatività. Insomma, aspetti positivi e negativi si bilanciano tra loro. A far propendere per un “sì” o per un “no” è l’inclinazione personale: hai voglia di abitare in uno spazio sostenibile e versatile per quanto piccolo? Se la risposta è affermativa, le mini case sono adatte a te.
Interni delle mini case: come strutturarli
Anche se la maggior parte delle mini case sono prefabbricate, potrebbe essere utile rivolgersi a un architetto e richiedere un preventivo per ristrutturare casa. È un’ottima idea per organizzare al meglio gli spazi in funzione dei mobili che si intende acquistare e per decidere quali colori e materiali siano più adatti, non solo per garantire l’efficienza energetica, ma anche per valorizzare gli ambienti, in modo da renderli luminosi e farli sembrare più spaziosi.
Confrontarsi con un professionista preparato permette di riflettere sulle soluzioni d’arredo più efficaci per gli spazi così ristretti. Una mini casa, infatti, richiede l’adozione degli stessi trucchi che vengono messi in atto quando si arreda un monolocale o un bilocale. Bisogna sfruttare al massimo le altezze e scegliere elementi che abbiano molteplici funzioni: il divano letto, il tavolo allungabile, i pouf contenitori e arredi simili. È vero che nella scelta dei mobili bisogna attenersi a ciò che è essenziale, ma non bisogna rinunciare alla funzionalità.
Quanto costa una mini casa
Le mini case sono vantaggiose dal punto di vista economico. Non solo permettono di risparmiare sulla manutenzione e sui consumi grazie alle loro strutture sostenibili, ma hanno anche prezzi molto bassi sul mercato rispetto ad altri immobili. La presenza di pochi metri quadri le rende, infatti, molto più economiche.
Il costo di una mini casa varia in base alle dimensioni, agli accessori già presenti e ai materiali di costruzione impiegati. Si va dai 20 mila euro necessari per un’abitazione di 15 mq ai 60 mila richiesti dalle case di 40 mq ricche di funzioni smart e sostenibili.
Mini case in Italia
In Italia è possibile possedere una mini casa mobile ma è necessario informarsi bene sulla normativa che ne regola l’esistenza e il possesso.
Le mini case fisse possono essere costruite solo su terreni di proprietà non registrati come terreni agricoli. Inoltre, prima di procedere con l’installazione del prefabbricato bisogna assicurarsi di ottenere i permessi dal Comune.
Le mini case mobili, invece, non devono superare i 3500 kg di peso, altrimenti diventerebbero difficili da trasportare. Inoltre, dato che vengono considerate come un veicolo, devono essere dotate di targa, assicurazione e bollo auto. Per spostarle da una parte all’altra bisogna essere in possesso della patente E.
Va da sé che per essere vissute, queste strutture devono rispettare i criteri di abitabilità previsti dalle norme edilizie del nostro paese. Una volta che si è assicurati su questo, è possibile iniziare a progettare la propria mini casa per come la si desidera.