Il parquet non può essere definito una tendenza dell’interior design. Piuttosto, va considerato un elemento classico che negli anni è stato in grado di adattarsi alle evoluzioni degli stili di arredamento riuscendo a sposarli sotto ogni aspetto. Infatti, il materiale che torna costantemente in qualsiasi tipologia di casa, indipendentemente dal suo aspetto, è il legno. Tale fortuna è data dalla sua versatilità e dalla capacità di unire aspetti pratici (resistenza e capacità di trattenere il calore interno) ed estetici. Gli ambienti decorati con il legno si contraddistinguono per essere tanto eleganti quanto accoglienti.
Come conseguenza di tutto ciò, avere il parquet in casa è diventato il sogno condiviso dalla maggior parte delle persone, tanto che in quasi tutte le consulenze di interior design volte a progettare una ristrutturazione che prevede la sostituzione di un pavimento vecchio si discute della possibilità di posare il parquet a terra. Quelli che non riescono ad affrontare la spesa del materiale e della sua lavorazione cercano soluzioni alternative che riproducano gli effetti visivi del pavimento in parquet.
Desiderare un parquet è, quindi, piuttosto naturale. Decidere quale tipologia di legno montare all’interno della propria casa, invece, è più complicato di quanto si pensi perché bisogna tener conto di diversi fattori.
Quale parquet scegliere per la propria casa
Quando ci si decide a installare un parquet in casa è d’obbligo consultare un architetto professionista per mettere a punto un progetto, ma soprattutto per lasciarsi guidare nella scelta di quale tipo di legno utilizzare.
All’istinto del non addetto ai lavori sembrerà che basti decidersi per la colorazione e per le dimensioni delle lastre per procedere con le operazioni di montaggio. In realtà, questo tipo di pavimentazione richiede una serie di attenzioni ad aspetti pratici e tecnici di cui è meglio discutere quando si è ancora nella fase di progettazione. Inoltre, qualsiasi decisione sul parquet dovrà essere presa tenendo conto dell’ambiente in cui andrà a inserirsi. Essenze, tonalità e finiture devono dipendere dal design che si è scelto per la casa, dalla grandezza della stessa e dall’effetto che si vuole ottenere. È l’unico modo per avere un’abitazione dal design coerente e accattivante.
Gli aspetti da valutare per l’installazione del parquet riguardano:
- la tipologia;
- la posa;
- le finiture;
- il formato e le dimensioni;
- le essenze e i colori.
Come scegliere la tipologia, la posa e le finiture del parquet
La prima domanda che ci si deve porre in ambito di progettazione riguarda la tipologia del parquet: si vuole optare per un parquet massello oppure per un prefinito? Dato che nel primo caso si ha a che fare con listelli di legno nobile i costi sono più elevati, l’installazione più articolata e la manutenzione più impegnativa. A fronte di tutto questo, però, la resa estetica è davvero impareggiabile. A livello qualitativo, però, il parquet prefinito costituisce un’ottima alternativa visto che presenta una parte di legno nobile (quella superiore) combinata con un legno meno pregiato. Per contenere i costi del parquet si può optare per un laminato costituito da una parte in legno e una in plastica.
La tipologia di parquet determina la posa e le finiture che si dovranno mettere in atto. Se si tratterà di una posa incollata, flottante o chiodata dipenderà unicamente dal legno che si è scelto per i listelli. Bisognerà comunque decidere quale geometria assegnare al proprio parquet. Si può scegliere tra una posa a correre – anche detta “a tolda di nave” – e una posa spinata – anche nota come “a spina di pesce” -. Nel primo caso, i listelli saranno disposti verticalmente o orizzontalmente in maniera piuttosto lineare, mentre nel secondo si giocherà sugli incastri in diagonale. Le possibilità di variazione sono comunque assicurate secondo il gusto personale e le necessità dello spazio.
Le finiture, ovvero tutte le operazioni necessarie a rendere i listelli resistenti e durevoli, dipendono dal tipo di parquet e dall’essenza scelta. Operazioni come l’anticatura, la sbiancatura, la spazzolatura e la decapatura dipendono dalla composizione del pavimento. Chi vuole creare un effetto “graffiato” dovrà richiedere il taglio sega, mentre per ottenere un aspetto vissuto si dovrà ricorrere alla piallatura. Questi ritocchi estetici vanno decisi considerando lo stile di arredamento e il mood che si vuole dare alla propria casa.
Case con parquet chiaro o scuro?
L’interior design incide anche sulla scelta del colore del parquet e, di conseguenza, sull’essenza del legno.
Se l’ambiente è piccolo o si sono già sfruttati i toni scuri per le pareti o l’arredo, si dovrà puntare su un parquet chiaro. I tipi di legno migliori in questi casi sono il rovere, l’acero, il frassino, l’abete e il bamboo, tutti estremamente resistenti e dall’aspetto molto elegante. Grazie alle loro tonalità delicate riescono a donare agli ambienti un senso di ampiezza e leggerezza.
Gli spazi arredati secondo lo stile industrial o più contemporaneo potrebbero essere resi più eleganti e caratteristici dall’uso del parquet scuro. Le essenze ideali, in questi contesti, sono quelle ricavate dal noce, dal mogano, dal wengé e dall’eucalipto.
Gli ambienti più raffinati ed eleganti, invece, potrebbero essere arricchiti dalla presenza di un parquet brunito. Le sfumature tra cui scegliere sono numerose e vanno dal rosso al dorato.
Parquet in casa: i dubbi più comuni
Nonostante rappresenti un loro desiderio, molte persone esitano nell’installare il parquet in tutta la casa poiché temono un’usura precoce nei luoghi in cui l’umidità e lo sporco sono più frequenti. La cucina e il bagno, tra tutte le stanze, destano maggiori preoccupazioni poiché la caduta di acqua e di cibo rappresenta una costante che neanche le persone più attente e ordinate riescono a limitare del tutto. Tuttavia, grazie alle moderne tecniche di lavorazione del parquet, è possibile installare anche in questi spazi un pavimento simile senza che si rovini. Esistono delle apposite operazioni di finitura che rendono i listelli più resistenti all’acqua e agli urti.
Un altro dubbio che affligge molti amanti del parquet è se questo sia compatibile con il riscaldamento a pavimento. Lo è, ma è necessario selezionare un tipo di parquet prefinito a tre strati e un’essenza particolarmente resistente al calore. Il rovere, il noce, l’iroko, il teak e il doussiè sono i più indicati in queste situazioni. Se adeguatamente lavorati, non ci saranno problemi di dilatazione termica o di rottura del pavimento. È chiaro che in questi casi confrontarsi con un professionista è fondamentale per capire la direzione migliore verso la quale agire.
Costo del parquet: quali sono le alternative migliori?
L’aspetto più limitante dell’installazione del parquet in casa è rappresentato dal costo. Molte persone, infatti, sono costrette a desistere poiché non possono permettersi di sostenere la spesa derivante dall’acquisto del materiale e da tutte le operazioni che ne seguirebbero.
Il parquet laminato rappresenta la soluzione più indicata se non si vuole rinunciare alla presenza del legno nella propria casa. In alternativa, si può ripiegare su pavimenti che riproducono l’effetto legno pur essendo formati da materiali diversi. Il grès, il PVC e l’LVT sono i più gettonati per risparmiare. A livello di qualità si tratta di superfici molto resistenti ed efficienti. Dal punto di vista estetico, non riescono a raggiungere i livelli di eleganza del parquet massello, pur donando all’ambiente un aspetto caldo e accogliente.
Per capire quale parquet scegliere per la tua casa, puoi affacciarti in uno degli showroom di Bassetti Home Innovation e chiedere informazioni ai nostri professionisti che, partendo dalla loro decennale esperienza, sapranno cosa consigliarti in base alle tue esigenze.