Le ultime tendenze sui pavimenti del 2023 vedono una predilezione per l’uso di materiali naturali, in linea con la crescente sensibilità ecologica e l’urgenza di trovare delle soluzioni di vita più sostenibili che interessino ogni ambito dell’esistenza. È ormai da qualche anno che l’uso del legno e della pietra sta diventando preponderante nel mondo dell’interior design, complice anche l’effetto di calore e accoglienza dato da questi elementi all’arredamento. La pavimentazione in parquet, poi, ha sempre avuto un grande fascino tanto da essere presente in stili di design anche molto diversi tra di loro. L’uso del legno per la superficie calpestabile vale tanto per il design classico quanto per quello moderno, anche se in diverse colorazioni.
L’installazione di una pavimentazione simile, sebbene molto desiderata, porta con sé alcune preoccupazioni a cominciare dalla sua resistenza. La manutenzione che richiede un parquet è obbligatoria se si vuole che le lastre continuino ad avere una determinata estetica con il passare del tempo. Queste operazioni, però, hanno un costo abbastanza importante che si aggiunge a una spesa d’installazione non indifferente e sicuramente maggiore rispetto a quella sostenuta per altri tipi di pavimenti.
Per andare oltre questi limiti senza rinunciare né all’effetto legno né a un pavimento pregiato, il mercato offre una soluzione alternativa: i pavimenti LVT.
Pavimento LVT: significato e origine
I pavimenti Luxury Vinyl Tile (questo il significato dell’acronimo LVT) sono piastrelle viniliche di lusso appartenenti al gruppo dei pavimenti formati a partire dal cloruro di vinile, il materiale plastico che caratterizza il PVC.
La scoperta dell’esistenza di questo materiale risale ai primi decenni dell’Ottocento. Da allora, grazie a numerosi esperimenti e tentativi, si è sviluppato l’uso del PVC nel mercato edilizio tanto che oggi non sono poche le strutture architettoniche e i mobili che vantano una tale composizione. Il PVC, infatti, offre numerosi vantaggi sia in termini funzionali (grande capacità di isolamento termico/acustico e di resistenza agli urti) che estetici (possibilità di assumere diverse forme e colorazioni).
Dalla lavorazione del PVC è nato LVT, un pavimento composto da diversi strati – e definito per questo eterogeneo – con un aspetto particolarmente elegante e prestigioso. I formati possibili per questo tipo di pavimento sono quelli tipici delle superfici calpestabili di prestigio: i listoni (usati per il parquet) e le piastrelle rettangolari (usati per la ceramica). La lavorazione dell’LVT permette al pavimento di ottenere diversi effetti: da quello legno (il più comune) a quello pietra, dal cemento al metallo.
In definitiva, i pavimenti LVT rappresentano una soluzione ideale per chi desidera avere un pavimento di grande resa estetica.
Composizione di un pavimento LVT
L’eterogeneità dei pavimenti LVT è data dalla loro composizione per strati. Al livello oggetto di calpestio, detto “di usura”, dallo spessore che va dagli 0,2 agli 0,7 millimetri, si aggiunge il livello intermedio che ha impressa su di sé la decorazione del pavimento. L’effetto legno, in pietra, di metallo o altro è dato da questo secondo strato che si appoggia sul livello di supporto realizzato in vinile con alcune parti in vetro. Questo strato è utile non solo per sostenere i livelli superiori ma anche per l’isolamento della superficie. In alcune strutture può essere usato un materassino fonoassorbente che vada a formare un quarto strato di isolamento acustico.
I listoni o le piastrelle LVT possono essere montate o attraverso un sistema a incastro (posa flottante) oppure attraverso l’uso di una colla specifica (posa incollata). In entrambi i casi, il pavimento avrà uno spessore molto basso. In questo modo, risulterà utile anche lì dove ci sia necessità di incollare la nuova superficie su quella vecchia senza alterare l’altezza dell’ambiente.
Pavimento LVT: pro e contro
I pavimenti LVT stanno conoscendo una grande diffusione sul mercato edilizio per la loro capacità di combinare aspetto e funzionalità. Dal punto di vista estetico, infatti, queste superfici non hanno nulla da invidiare alle pavimentazioni di lusso poiché sono in grado di restituirne gli stessi effetti contenendo sia i costi d’installazione che quelli di manutenzione (praticamente inesistenti). Ma i vantaggi dei pavimenti in LVT sono molti di più.
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I vantaggi del pavimento LVT
A guardarli, si direbbe che il motivo principale per scegliere i pavimenti in LVT sia la loro bellezza e la loro capacità di aggiungere eleganza e pregio a qualsiasi ambiente della casa. In realtà, LVC si è dimostrato un materiale efficiente e funzionale grazie alle sue caratteristiche tecniche. Innanzitutto, pavimenti simili sono adatti a tutti gli ambienti della casa, compresi bagno e cucina. Scegliere la superficie calpestabile di questi spazi è spesso difficile poiché tendono a sporcarsi e l’acqua è talmente presente da poter portare problemi di umidità. Di conseguenza, i materiali usati per strutture e arredi devono essere in grado di resistere alla formazione di macchie e muffe. LVC è idrorepellente e proprio per questo riesce bene a contrastare la presenza dell’acqua e del vapore. È anche un materiale fonoassorbente capace di attutire rumori e urti, per cui potrebbe essere l’ideale quando si vive in un condominio. Ha proprietà antiscivolo e antibatteriche tanto da essere indicato per chi ha dei bambini in casa.
Non è un pavimento difficile da pulire: una volta eliminati alcool o detergenti molto aggressivi per non rovinare la composizione del materiale, basta armarsi di scopa, aspirapolvere e straccio bagnato per ottenere una superficie linda e confortevole. La semplicità delle operazioni di igienizzazione è utile a chi conduce una vita piuttosto frenetica e non ha tanto tempo da dedicare alle pulizie.
Infine, l’LVT è un materiale che si presta a ricoprire pavimenti esistenti. Non sono poche le persone che, al momento di rifare il pavimento, optano per ricoprire la superficie con le nuove piastrelle piuttosto che smantellare il tutto allungando i tempi delle operazioni e incrementando i costi. Questi interventi, però, richiedono materiali adatti a essere incollati sopra un pavimento già esistente, materiali come l’LVT.
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Pavimenti LVT: difetti
Il pavimento LVT potrebbe provocare alcuni problemi nel momento in cui ci sia necessità di installarlo su una superficie esposta al sole per molto tempo. Il calore dei raggi solari potrebbe portare alla formazione di onde sul pavimento. Per evitare tutto questo, basta richiedere la posa incollata.
C’è chi sostiene che tutti i materiali provenienti dalla lavorazione del cloruro di vinile abbiano natura tossica. In realtà, questo discorso vale solo per alcune tipologie non idonee a essere usate nell’ambito edilizio. Le imprese di ristrutturazione usano solo materiali aventi certificazione specifiche (come quella CE e REACH) che attestano la sicurezza dei prodotti per la salute umana. Per avere la certezza che il pavimento LVT sia a norma, basta richiedere la certificazione Health Safety A+.
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Nella scelta della pavimentazione della propria casa è bene essere guidati da un architetto o un interior design. Una figura professionale, infatti, può suggerire il materiale più adatto alle esigenze del cliente e può consigliare come realizzare il giusto abbinamento tra porte e pavimento o come accostare pavimenti diversi in maniera corretta.
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