È naturale preoccuparsi del costo del rifacimento del tetto quando si chiedono informazioni a un’impresa edile su come ristrutturare casa. Questa tipologia di interventi è onerosa e impegnativa poiché non riguarda solo l’aspetto estetico e ornamentale del tetto, ma soprattutto quello funzionale. La copertura di un immobile deve avere una struttura tale da garantire la sicurezza degli ambienti e anche il loro isolamento termico. In questo modo, migliorerà anche l’efficienza energetica della casa stessa.
Le case moderne vengono realizzate con particolare attenzione al risparmio energetico. Non era così in passato. Inoltre, per quanto ben realizzati, i materiali e le strutture vanno incontro al passaggio del tempo e questo può causare dei cedimenti o delle crepe che diventano nocivi non solo perché lasciano entrare dentro casa ciò che non dovrebbe, ma anche perché si mette a rischio la stabilità del tetto stesso.
È sempre meglio optare per il rifacimento della copertura del tetto cercando di studiare per bene la tipologia di interventi, le voci della spesa e usufruendo delle agevolazioni previste dallo Stato.
Quanto costa rifare il tetto al metro quadro
Nel preventivo stilato da una qualsiasi impresa edilizia per il rifacimento del tetto il prezzo finale dipenderà da diversi elementi. La tipologia di copertura e i materiali utilizzati costituiscono uno dei maggiori fattori di discrimine insieme alla dimensione. Il costo, infatti, è sempre calcolato in base al metro quadro, tanto che rifare un tetto da 50 metri quadri richiede una spesa diversa rispetto al rifacimento di una copertura da 200 metri quadri. A questi prezzi bisogna aggiungere delle altre spese che comprendono il lavoro dei tecnici (all’incirca il 13% sul costo totale), il noleggio dei ponteggi (in media 13 euro al metro quadro) e la possibile tassa per l’occupazione del suolo pubblico (il cui prezzo varia da Comune a Comune).
Per il rifacimento del tetto, i prezzi medi al metro quadro si aggirano intorno a:
- 150 euro per realizzare una struttura in legno;
- 85 euro per una struttura in calcestruzzo;
- 55 euro per quelle in acciaio.
Il rifacimento del tetto ventilato costa in media 145 euro al metro quadro. Optando per una soluzione non ventilata, si risparmiano all’incirca una cinquantina di euro, sempre al metro quadro. Se gli interventi si limitano solo a sostituire le tegole vecchie, la spesa parte dai 60 euro al metro quadro, ma bisogna vedere il materiale coinvolto. Per l’aggiunta di uno strato isolante che migliori l’efficienza energetica del tetto, si ha in media un costo di 150 euro al metro quadro.
I prezzi riportati sono ovviamente una media indicativa. La cosa migliore che si possa fare per sapere quanto si spende per rifare un tetto è contattare più imprese e chiedere loro informazioni sul prezzo per il rifacimento della copertura.
Per ammortizzare i costi, è possibile richiedere a lavori ultimati alcuni bonus per la ristrutturazione del tetto. La Legge di Bilancio 2022 ne ha previsti diversi a seconda delle situazioni. Dall’Ecobonus al bonus terrazzi non bisognerà fare altro che capire quale incentivo si adatta agli interventi operati sulla propria copertura.
Le strutture del tetto
Il costo per rifare un tetto dipende anche dalla scelta della struttura e del materiale che la compone. La preferenza per una tipologia piuttosto che per un’altra è spesso accordata a seconda dell’estetica dell’edificio, dei gusti o della fattibilità pratica.
Ciascuna tipologia di copertura offre dei vantaggi dal punto di vista tecnico per cui è possibile venire incontro alle proprie esigenze economiche senza perdere di vista la funzionalità. Per quel che riguarda i materiali, per la realizzazione della struttura del tetto vengono impiegati:
- il PVC che offre un ottimo rapporto qualità/prezzo. In termini di impermeabilità e di resistenza alle alte temperature assicura numerosi vantaggi;
- il legno esercita un grandissimo fascino dal punto di vista estetico. È un materiale leggero, traspirante e molto efficiente per quel che riguarda l’isolamento termico;
- l’acciaio è leggero e resistente ed è molto usato per i tetti di edifici industriali e commerciali;
- il calcestruzzo, stabile ed economico, richiede tempi di lavorazione più lunghi, ma è molto usato in ambito edilizio.
Le coperture
Le coperture del tetto non sono tutte uguali. Ci sono quelle continue composte da guaine, membrane o lamiere, che si applicano all’esterno della copertura. Sono chiamate così in riferimento al manto impermeabile che le caratterizza e sono diverse dalle coperture discontinue formate da elementi che si incastrano tra loro. Tegole, lastre e coppi appartengono a quest’ultima categoria e sono indicate soprattutto per le zone geografiche in cui il clima è temperato.
Le coperture mobili sono scorrevoli e possono lasciare il tetto scoperto secondo le esigenze o il clima. Questa tipologia è realizzata in PVC o in acciaio ed è adatta per ricoprire giardini e balconi oppure edifici industriali e agricoli. Va da sé che la scelta della copertura incide sul costo finale del rifacimento del tetto.
Le diverse tipologie di tetto
Oltre ai materiali e alle coperture, si possono individuare diverse tipologie di tetto che ne decretano la forma e la maggior parte dell’estetica.
Si possono distinguere:
- il tetto piano non isolato;
- il tetto piano isolato;
- il tetto spiovente;
- il tetto carrabile;
- il tetto a giardino pensile.
Il tetto piano si riconosce facilmente soprattutto se messo a confronto con quello spiovente. Il primo, infatti, non presenta alcuna pendenza mentre il secondo sì. La copertura del tetto piano è orizzontale ed è l’ideale nelle zone dove non piove spesso e non nevica. In queste zone sarà meglio optare per una copertura spiovente. Quest’ultima è l’ideale anche per rendere un sottotetto abitabile più suggestivo, soprattutto se la struttura è in legno.
Il tetto piano può essere isolato a livello termo-acustico oppure no. Dipende dalla destinazione d’uso dell’edificio: se si tratta di un ufficio o di un locale commerciale non ci sarà bisogno di particolari accorgimenti termici, mentre in uno spazio residenziale sì.
Il tetto carrabile è quello che permette il passaggio e la sosta di mezzi motorizzati. Di conseguenza, è realizzato apposta per essere saldo e resistente. Il tetto a giardino pensile esisteva già a Babilonia nel 570 a.C.. Si tratta di un tetto sopra il quale viene lasciato crescere un giardino andando a dare colore al quartiere e a migliorare l’ecosostenibilità dell’edificio. Questa tipologia può essere intensiva o estensiva a seconda che il prato sia o meno calpestabile. Quest’ultima copertura ha un fascino estetico non trascurabile.
Perché investire nel costo di un tetto nuovo
Rifare il tetto comporta notevoli vantaggi non solo dal punto di vista estetico, ma soprattutto da quello energetico e della sicurezza.
Un tetto nuovo realizzato con materiali solidi e di qualità assicura una maggiore resistenza all’acqua e a tutti gli altri agenti atmosferici. Inoltre, sfruttando le nuove tecnologie edilizie, è possibile realizzare un ottimo isolamento sia per quanto riguarda l’acustica che la temperatura. In questo modo, si potrà andare a risparmiare – in termini economici ed energetici – sul riscaldamento. Una copertura efficiente è anche in grado di favorire la circolazione dell’aria e di proteggere da calamità naturali o meno come, ad esempio, il fuoco.
Per tutti questi motivi, conviene davvero investire nel costo per la ristrutturazione del tetto.
L’offerta di Bassetti Home Innovation per la ristrutturazione del tetto
Bassetti Home Innovation è a disposizione per realizzare un progetto di rifacimento del tetto completo di preventivo. Chi dovesse scegliere di affidarsi al nostro servizio chiavi in mano, si ritroverà ad avere a disposizione un’intera squadra di professionisti che si alterneranno nelle fasi di progettazione e realizzazione delle operazioni portandole a compimento in maniera autonoma. Ci saranno anche degli esperti che daranno indicazioni utili sulle agevolazioni da richiedere per ammortizzare il costo della ristrutturazione del tetto.