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Bonus bagno 2023: come funziona?

Chiedersi come arredare un bagno è oggi una domanda molto più frequente rispetto al passato. Il bagno non viene più vissuto come un semplice luogo di servizio, ma è sempre più considerato come uno spazio dedicato alla cura del proprio corpo e del proprio benessere. L’attenzione ai colori delle pareti, ai materiali dei mobili, al comfort che questo ambiente deve trasmettere è esattamente la stessa che si dedica a tutti gli altri spazi della casa.

È vero che il bagno deve essere soprattutto funzionale, ma non per questo può venire trascurato dal punto di vista estetico. Si pensi alla cucina: è uno spazio pratico che si vive quotidianamente, dove viene trascorso tempo prezioso di condivisione e convivialità con la propria famiglia e anche con gli amici. Proprio per questo motivo viene dedicato molto tempo alla scelta degli arredi, ai colori e ai materiali impiegati per l’interior design di questo spazio domestico. Gli interventi di ristrutturazione della cucina non vengono affrontati solo per garantire una migliore efficienza degli impianti e degli elettrodomestici, ma anche per vivere al meglio un ambiente che vogliamo sia il più accogliente possibile. Anche per il bagno vale lo stesso discorso.

Le scelte da sostenere per il progetto di un nuovo bagno devono rispecchiare le esigenze e i gusti di chi vive questo spazio così intimo e personale. L’unico limite che può condizionare la libertà di scelta nell’arredare un bagno è rappresentato dalla spesa economica. Il costo del rifacimento del bagno può facilmente essere ammortizzato grazie ad alcune specifiche agevolazioni che sono state introdotte da diversi anni dallo Stato. Il 2023 non costituirà un’eccezione: con il decreto n.197/2022 emanato il 29 dicembre sono stati prorogati una serie di bonus edilizi che risulteranno molto vantaggiosi per chi ha intenzione di rinnovare il proprio immobile.

Per il bagno è possibile richiedere il bonus ristrutturazione oppure il bonus idrico 2023. Dipende dal tipo di operazioni che si vogliono effettuare o di cui si necessita.

Ristrutturazione del bagno e bonus: ecco come funziona

I sanitari, la doccia, i mobiletti, le luci costituiscono la veste estetica del bagno. Il cuore del suo funzionamento, però, è dato dagli impianti: più questi sono efficienti, meglio si usa l’ambiente e meno si consuma. Nelle case vecchie, gli impianti possono non soddisfare più adeguatamente le esigenze di chi ci vive, visto che l’usura del tempo finisce per compromettere le strutture e la tecnologia avanza velocemente.

Per avere un bagno efficiente ed esteticamente gradevole, si può ricorrere ad interventi di manutenzione straordinaria che vanno a sostituire i vecchi impianti con altri più moderni. Approfittando di questa occasione, si possono rinnovare anche il pavimento, le pareti e gli arredi, facendosi seguire nella progettazione da un team di architetti e interior designer pronti a soddisfare i desideri e le esigenze dei padroni da casa, senza perdere di vista la funzionalità dell’intervento.

Le spese per l’acquisto di tutti i materiali utili, della manodopera, dei permessi, degli oneri di segreteria possono essere ammortizzate richiedendo il bonus ristrutturazione. Questa agevolazione consente di detrarre il 50% dei costi dalla dichiarazione dei redditi fino a un massimo di 96mila euro. La detrazione avverrà nell’arco di 10 anni attraverso quote di pari importo.

Non è possibile richiedere il bonus ristrutturazione 2023 se si ha intenzione di sostituire solo i sanitari o si effettuano piccoli interventi che non vanno a toccare la struttura dell’ambiente. Questa agevolazione è prevista per tutti i lavori che verranno compiuti entro il 31 dicembre 2024.

Ristrutturazione bagno: sconto in fattura e cessione del credito

Chi non può aspettare 10 anni per ottenere il bonus bagno completo può richiedere immediatamente lo sconto in fattura oppure la cessione del credito. Nella prima soluzione, viene effettuato uno sconto sul pagamento dall’impresa pari alla percentuale detraibile. Con la cessione del credito, invece, si chiede a un ente esterno di coprire una parte dei costi (quelli compresi nel 50%) che saranno poi rimborsati dallo Stato attraverso il bonus. Questa opzione può essere adottata anche dall’impresa edilizia che concede lo sconto in fattura.

Come ottenere il bonus 50% per la ristrutturazione del bagno

Per poter accedere al bonus bagno 2023 è necessario pagare tramite bonifico bancario/postale oppure con una carta di credito intestata a chi commissiona i lavori. Al momento della compilazione della dichiarazione dei redditi, basta indicare i dati catastali dell’immobile e gli estremi di registrazione dell’atto dei lavori. A questo scopo, sarà meglio conservare tutte le fatture emesse dall’impresa. Chi preferisce richiedere lo sconto in fattura o la cessione del credito dovrà seguire una specifica procedura online sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Possono richiedere la detrazione i soggetti a cui sono intestate le ricevute e che hanno un diritto reale su quell’immobile.

Bonus Idrico 2023: cos’è e come funziona

Il bonus idrico 2023 (noto come bonus bagno) è stato prorogato per venire incontro alle esigenze di chi vuole sostituire i sanitari e i rubinetti con strumenti più moderni per favorire il risparmio idrico, limitando il flusso dell’acqua.

Il contributo è pari a 1000 euro e può essere erogato a tutti coloro che ne faranno richiesta fino all’esaurimento delle risorse messe a disposizione dallo Stato. Nella norma c’è scritto che la domanda per il bonus rubinetti (altro nome con cui l’agevolazione è nota) potrà essere presentata fino al 31 dicembre 2023, ma se i fondi dovessero terminare è possibile che i termini di scadenza vengano anticipati. Anche quest’anno non è possibile aggiungere questa agevolazione ad altre in vigore.

Il bonus per i sanitari del bagno viene erogato sotto forma di detrazione di imposta dopo che l’utente ha presentato domanda su una piattaforma online costruita appositamente, MITE. Per accedere è sufficiente effettuare l’accesso tramite SPID o Carta d’Identità Elettronica e compilare il form apposito allegando tutta la documentazione relativa alle spese sostenute.

Coma funziona la domanda in piattaforma

Per il momento, la piattaforma non è ancora attiva e non è ancora possibile presentare la domanda. Prendendo a modello il form del 2022, è facile ipotizzare che i dati da inserire saranno:

  • nome, cognome, codice fiscale di chi effettua l’operazione;
  • l’importo della spesa sostenuta;
  • la quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione;
  • le specifiche tecniche delle operazioni effettuate per ogni sanitario sostituito;
  • l’identificativo catastale dell’immobile per cui è stata presentata istanza di rimborso;
  • la dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
  • le coordinate del conto corrente bancario/postale del beneficiario;
  • l’indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus;
  • copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito.

Se non si è proprietari dell’immobile bisognerà anche specificare di aver provveduto a informare il proprietario (identificato con nome, cognome e codice fiscale) della richiesta di usufruire del bonus.

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Quando è possibile richiedere il Bonus Bagno 2023

Gli interventi che interessano il bonus idrico sono tutti quelli legati a un miglioramento dei consumi idrici della casa. Andando più nello specifico, si può dire che queste operazioni riguardano:

  • la fornitura e la posa in opera di vasi sanitari in ceramica che abbiano un volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri. Sono contemplati anche i relativi sistemi di scarico, comprese le opere idrauliche e quelle murarie collegate al montaggio. Vengono annoverate anche tutte le operazioni di smontaggio e di dismissione dei sistemi preesistenti;
  • la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per il bagno e la cucina. Tra questi sono contemplati anche i dispositivi per il controllo del flusso d’acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto. Anche i soffioni e le colonne per la doccia con portata di acqua uguale o inferiore a 9 litri al minuto rientrano nel bonus. Come per i vasi in ceramica, anche in questo caso, sono comprese nel tetto di spesa le opere idrauliche e murarie che servono per montare il nuovo sistema e smontare quello vecchio.

Chi può richiedere il Bonus Rubinetti 2022

La domanda in piattaforma deve essere presentata da cittadini maggiorenni regolarmente residenti in Italia che siano titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o singole unità immobiliari in cui sono state effettuate le operazioni previste dall’agevolazione. Ovviamente, si deve godere anche di diritti personali già registrati al momento della presentazione dell’istanza. Gli inquilini che avessero bisogno di cambiare rubinetti e/o sanitari possono usufruire del bonus, ma avranno bisogno dell’autorizzazione del proprietario prima di progettare i lavori e dovranno sostenere personalmente le spese.

Non è previsto alcun limite reddituale. Di conseguenza, si può richiedere il bonus idrico sia se si ha un reddito alto che uno più basso.

Bonus rifacimento bagno

Per valutare quale agevolazione può fare al caso tuo, potresti chiedere aiuto al team di Bassetti Home Innovation. Non solo offriamo un servizio di ristrutturazione chiavi in mano efficiente e di qualità, ma ci occupiamo anche di tutte le pratiche burocratiche e delle richieste per ottenere i bonus edilizi che ti spettano. In questo modo, non dovrai affrontare la comprensione, non sempre facile, di tutte le normative in vigore. Ti basterà affidarti ai nostri professionisti specializzati nella gestione di questi aspetti tecnici. L’interior design del tuo bagno sarà realizzato con colori e forme di tendenza, in linea con i tuoi gusti e le tue aspettative, con la massima attenzione alla sostenibilità e alla qualità dei materiali.

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