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Come affittare una casa ammobiliata: le regole da seguire

Contrarre un mutuo oggi è piuttosto difficile sia per la diffusa precarietà economica che affligge diverse famiglie, sia per gli alti tassi d’interesse dovuti. Data la situazione, sempre più persone scelgono di andare in affitto. Non solo: una buona parte dei futuri conduttori preferisce affittare un appartamento arredato.

Contratto di affitto per appartamento ammobiliato

Per affittare una casa già arredata non è necessario un contratto particolare. Gli accordi da sottoscrivere tra locatario e conduttore sono quelli che si contraggono anche per affittare una casa non ammobiliata.

Si può scegliere tra:

  • contratto d’affitto a canone libero: propone la formula 4+4 che dà diritto al conduttore di usufruire dell’immobile per quattro anni con possibilità di rinnovo per altri quattro salvo disdetta;
  • contratto d’affitto a canone concordato: ha la durata di 3 anni con possibilità di rinnovare per altri 2 salvo disdetta;
  • contratto d’affitto a uso transitorio: valido per soli 18 mesi, è l’ideale per chi ha bisogno di una casa in affitto per poco tempo (in casi simili, la presenza di mobili può tornare più che utile);
  • contratto d’affitto a riscatto: è un contratto che prevede la vendita dell’immobile al conduttore una volta scaduto il contratto d’affitto che può avere una durata variabile.

Quel che contraddistingue il contratto d’affitto per una casa ammobiliata è la presenza di un inventario.

L’inventario da includere nel contratto d’affitto ammobiliato

All’interno dell’inventario deve esserci l’elenco completo dei mobili e degli elettrodomestici presenti all’interno dell’appartamento e che saranno a disposizione del conduttore insieme agli spazi della casa. Tutto ciò che è compreso nella lista deve essere restituito al proprietario dell’immobile al termine del contratto, in uno stato decoroso. Se il conduttore rompe o danneggia una parte dell’arredo, il locatario può trattenere una parte della cauzione. L’aspetto usurato dovuto al passare del tempo non può essere considerato come un danno.

L’inventario può essere contenuto nel contratto d’affitto oppure in un contratto separato. Nel primo caso, l’imposta di registro è unica ed pari al 2%. Nel secondo, invece, è doppio e corrisponde al 2% per il contratto d’affitto dell’immobile e al 3% per quello che interessa i beni mobili.

Gli obblighi del locatario per affittare una casa ammobiliata

Il locatario che vuole affittare una casa ammobiliata ha degli obblighi precisi da rispettare prima e dopo la firma del contratto.

Prima di dare in affitto il proprio immobile, il proprietario deve assicurarsi che la struttura sia decorosa e adatta ad essere abitata. Gli impianti devono essere a norma e ben funzionanti; inoltre, bisogna essere in possesso di un APE (Attestato di Prestazione Energetica) aggiornato. Mobili ed elettrodomestici devono essere integri e efficienti. Solo sulla base di questi fattori si può determinare il canone d’affitto.

Una volta che il conduttore ha iniziato ad abitare la casa in affitto, il locatario deve sostenere le spese di manutenzione straordinaria. Ciò significa che nel momento in cui un bene mobile si rompe, spetta al proprietario intervenire per sostituirlo.

Il locatario non ha alcun obbligo rispetto a come arredare la casa o al numero di mobili da inserire. C’è chi sceglie di affittare case completamente arredate e chi, invece, mette a disposizione solo la cucina e il bagno: tutto è lecito e risponde a esigenze diverse che le persone possono avere. Nessuna legge, inoltre, impone di usare un design specifico. Si consiglia, però, per rendere la casa più appetibile, di compiere scelte neutre che incontrino il gusto generale. È normale non investire nei mobili quanto si farebbe per la propria casa, ma questo non dovrebbe andare a scapito della qualità degli arredi o degli elettrodomestici: va bene non inserire nella casa ammobiliata pezzi unici, ma non si dovrebbe neanche riempire l’appartamento da affittare con tutti mobili di seconda mano che non c’entrano nulla gli uni con gli altri. Se la resa estetica della casa ammobiliata non è curata il giusto, si rischia di non riuscire a trovare un conduttore.
affittare una casa ammobiliata

Gli obblighi del conduttore

Le norme vigenti prevedono per il conduttore che affitta una casa ammobiliata l’obbligo di occuparsi della sua manutenzione ordinaria. I piccoli danni che i mobili e gli elettrodomestici subiscono nel tempo devono essere riparati da chi li usa quotidianamente.
Prima di lasciare l’appartamento in affitto, il conduttore deve assicurarsi che tutto sia nello stato in cui l’aveva ricevuto, fatta eccezione per le imperfezioni causate dall’usura.

Il conduttore può apportare all’immobile tutti i cambiamenti che desidera: può colorare le pareti del colore che preferisce e spostare la disposizione dei mobili. Tuttavia, prima di andare via deve provvedere a rimettere tutto in ordine e ridipingere i muri. Nel caso in cui un mobile non sia gradito, è possibile rimuoverlo e sostituirlo con un altro di propria scelta (acquistato personalmente, senza chiedere al locatario), ma bisogna avere cura di custodire il bene del proprietario fino a quando non si lascerà la casa. Lo si può depositare in un luogo a pagamento oppure custodire in garage: l’importante è che sia riportato al suo posto quando si va via.

Vantaggi nell’affittare un alloggio ammobiliato

L’affitto di un appartamento ammobiliato risulta conveniente tanto per il locatario quanto per il conduttore.

Chi esce per la prima volta da casa dei genitori o chi non può contare su grandi risparmi preferisce un appartamento già ammobiliato per diverse motivazioni, che vanno dal non voler gravare troppo sul proprio bilancio economico al non dover acquistare mobili che un domani potrebbero non essere adatti alla casa che si comprerà. D’altra parte, senza interventi di ristrutturazione non è possibile usufruire del bonus mobili 2024, quindi non è prevista alcuna agevolazione sulla spesa dell’arredamento.

Solitamente, si è restii ad affittare un appartamento ammobiliato per paura di non sentirsi davvero a casa in spazi arredati secondo il gusto di qualcun altro. Sarebbe opportuno puntare sui complementi d’arredo: tappeti, tende, quadri, oggetti decorativi personali possono aiutare a personalizzare lo spazio e a sentirlo proprio.

Il locatario, invece, trarrà soprattutto vantaggi economici dalla casa ammobiliata in affitto. Infatti, può permettersi di richiedere un canone superiore e assicurarsi un bacino di richieste più ampio.

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