Non sono poche le persone che dichiarano di desiderare una casa con soppalco. Chi non riesce ad acquistarla cerca una soluzione praticabile per creare una stanza soppalcata nella propria abitazione. L’attenzione verso una simile struttura non nasce tanto da una tendenza annuale che si è rivelata particolarmente fortuita, come accade spesso. Piuttosto è il frutto di una serie di vantaggi che il soppalco porta con sé.
Vantaggi che hanno una natura estetica, funzionale ed economica. Il fascino dell’avere una stanza rialzata da poter intravedere o dalla quale potersi affacciare è per alcune persone magnetico. Non solo, la presenza di una stanza in più può tornare particolarmente utile a chi ha bisogno di uno studio, di una camera per gli ospiti o di un ambiente da dedicare ai propri interessi. Avere una stanza soppalcata sarebbe l’ideale nei monolocali poiché darebbe la possibilità di diversificare la zona giorno da quella notte e darebbe alla camera da letto maggiore privacy e intimità. Dato che il soppalco è in grado di combinare estetica e praticità, la casa che lo possiede ha un valore immobiliare superiore a qualsiasi altro immobile dalle stesse caratteristiche ma privo della struttura.
Soppalcare una stanza attraverso dei lavori di ristrutturazione può essere un ottimo investimento, ma richiede la presenza di un’impresa edile competente e in grado di fornire al cliente una panoramica generale sulla normativa esistente relativa a questo tipo di interventi. Inoltre, dovranno essere presenti architetti e interior designer d’esperienza per dare indicazioni su come organizzare e arredare al meglio uno spazio così particolare.
H2: Stanza soppalcata: chiusa o aperta?
La stanza soppalcata tradizionale, quella che la maggior parte delle persone immagina, è quella aperta e si caratterizza per la presenza di una ringhiera dalla quale ci si affaccia verso il piano inferiore. Questa soluzione, molto diffusa, è esteticamente di valore e ha il merito di rendere i due livelli complementari e parte di un unico grande ambiente. Alcuni, però, potrebbero vivere proprio questo aspetto come un limite: chi ha un monolocale e vuole privacy per la propria camera da letto potrebbe trovare il soppalco aperto con ringhiera scomodo e preferire un’altra opzione, quella del soppalco chiuso.
La ringhiera, infatti, potrebbe essere sostituita da una parete realizzata in diversi modi. La soluzione più classica e meno costosa vede l’impiego di muro in cartongesso la cui altezza potrebbe anche essere la stessa che caratterizza normalmente il parapetto. Ci sono persone che, invece, preferiscono una struttura in muratura che consenta anche la realizzazione di impianti. Questa soluzione, però, è molto impegnativa dal punto di vista degli interventi da realizzare e richiede più tempo per essere messa in atto. Soluzioni molto apprezzate a livello estetico sono il soppalco in legno e il soppalco in acciaio. La prima è indicata per ambienti rustici o dal design nordico mentre la seconda è ottima per lo stile industriale. Il soppalco chiuso in vetro, invece, rappresenta una scelta moderna in grado di donare all’ambiente un aspetto leggero ed elegante.
H2: Idee per arredare un soppalco: camera da letto, studio o altro?
Dopo aver scelto tra un soppalco aperto e uno chiuso, bisogna decidere come arredare la stanza soppalcata. Tutto dipenderà dalla funzione che si decide di assegnarle e dallo spazio che occorre in casa.
La scelta è quasi obbligata nel caso di monolocali (a meno che non si decida altrimenti), mentre chi ha a disposizione un bilocale o un trilocale può valutare diverse opzioni partendo da una domanda: quale ambiente è indispensabile e comodo per la propria quotidianità?
La stanza soppalcata può diventare un ottimo studio: la scrivania potrebbe essere posizionata proprio davanti alla ringhiera di modo da lavorare con davanti uno spazio aperto e libero da ostacoli. La parete del soppalco potrebbe essere arredata con una libreria molto alta e grande davanti alla quale si potrebbe posizionare una poltrona per i momenti di relax e di lettura. Gli amanti dell’arte audiovisiva, invece, potrebbero cogliere l’occasione della stanza soppalcata per realizzare un angolo cinema. Un divano allungabile e uno schermo con una buona definizione sono gli elementi immancabili. Da lì si possono aggiungere tutti i complementi d’arredo e le decorazioni che si desiderano.
La camera da letto sul soppalco rappresenta una scelta classica, ma questo non significa che non possa essere suggestiva o originale. Molto dipenderà dai mobili e dai colori scelti. L’ambiente sarebbe sicuramente impreziosito dalla presenza di un bagno oppure di una cabina armadio.
H2: Soppalcare una stanza: la normativa da conoscere
Tutte le idee che si hanno sulla progettazione di un soppalco non possono prendere vita se non ci sono le condizioni per realizzare una simile struttura.
Le caratteristiche che un soppalco deve avere per essere definito “abitabile” – ed essere quindi considerato a norma – sono diverse e vanno a toccare tutti gli aspetti necessari per vivere in maniera confortevole gli spazi domestici.
- H3: Quanto deve essere alta una stanza per realizzare un soppalco
Il limite più importante è costituito dal Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975 che predispone per ogni ambiente abitabile della casa un’altezza minima pari a 2,70 metri. I centimetri diminuiscono leggermente quando si parla di locali di servizio come il bagno, i corridoi e gli sgabuzzini. Per questi spazi, infatti, il limite minimo è pari a 2,40 metri. Gli stessi criteri valgono anche per la stanza sopraelevata: l’altezza minima di un soppalco è di 2,70 metri a meno che non si voglia creare una zona bagno. In questo caso, bastano 2,40 metri. In alcune regioni, il limite minimo è più basso se l’immobile si trova a una certa altitudine.
La normativa relativa a questa questione impone che una casa con soppalco debba essere alta più di 5 metri. Questo è il motivo per cui sono le dimore antiche quelle più soggette alla presenza di una struttura simile.
- H3: Grandezza della stanza soppalcata
La normativa non regolamenta solo l’altezza, ma anche la grandezza di una stanza soppalcata. Per essere definito “soppalco” e non “piano superiore”, la sua superficie non dovrà essere uguale a quella del piano inferiore. La legge dice che i metri quadri di un soppalco devono corrispondere a un terzo dei metri quadri della stanza su cui si affaccia. In alcuni casi particolari, si può ricoprire metà della superficie, ma non di più.
- H3: La superficie finestrata
Un ambiente domestico abitabile deve essere sufficientemente illuminato e deve avere delle finestre abbastanza grandi da consentire il ricambio dell’aria. Queste regole valgono anche per il soppalco, pur trattandosi di una superficie più piccola. L’ampiezza degli infissi deve essere 1/8 della superficie complessiva del soppalco. In questo modo, la stanza godrà di sufficiente luce naturale e potrà essere arieggiata in maniera efficiente.
- H3: L’altezza del parapetto
Per questioni di sicurezza, i soppalchi aperti devono sempre avere dei parapetti alti almeno 1,10 metri che delimitano il lato scoperto.
H2: Quanto costa fare un soppalco e a chi rivolgersi
Realizzare una stanza soppalcata può essere impegnativo dal punto di vista economico. Le spese relative ai materiali di costruzione, ai mobili, alla manodopera e ai permessi da chiedere messe insieme rendono questo lavoro di ristrutturazione piuttosto oneroso. Fortunatamente, è possibile ammortizzare i costi usufruendo delle agevolazioni edilizie rinnovate anche per quest’anno dalla scorsa Legge di Bilancio.
Dato che il totale varia in base a diversi fattori, è inutile pensare a delle stime approssimative. Sarebbe meglio, piuttosto, rivolgersi a un’impresa e richiedere un preventivo dettagliato sui costi.
Bassetti Home Innovation offre un servizio di ristrutturazione chiavi in mano completo anche di progettazione d’interni realizzata da interior designer d’esperienza. In questo modo, si potrà avere una stanza soppalcata arredata secondo i propri gusti che non manchi di originalità e funzionalità.