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zero waste

Arredamento sostenibile: che cos’è lo zero-waste?

Le politiche eco-friendly non potevano non interessare anche il mondo del design. D’altra parte, le case e le abitazioni hanno un notevole impatto sull’ambiente e le sue risorse non solo per i consumi domestici, ma anche per la costruzione delle strutture e dei mobili. Tirar su un immobile e arredarlo influisce inevitabilmente sulla natura circostante, ecco perché architetti e interior designer sono all’opera per cercare delle soluzioni alternative altrettanto funzionali ed esteticamente interessanti. 

La maggior parte delle fiere dedicate all’arredamento e organizzate in tutto il mondo da alcuni anni presentano al pubblico idee innovative per la salvaguardia dell’ambiente che si muovono su tre direttrici:

  • l’arredamento a basso impatto ambientale;
  • il riciclo e il riuso;
  • la costruzione zero-waste.

Intuire il significato delle prime due proposte è piuttosto semplice. L’arredamento sostenibile è quello che utilizza prevalentemente materiali e tessuti naturali. In quest’ottica trovano largo successo il legno proveniente da filiere certificate, il cotone, il lino, la canapa e altre fibre simili. Nelle costruzioni sostenibili vengono impiegati in maniera sostanziale anche la calce e la polvere di grafite. Nel momento in cui anche i collanti e le finiture degli arredi e dei complementi sono bio-compatibili si può parlare di design a basso impatto ambientale. Oltre a optare per soluzioni a incastro o ad assemblaggio, si può ricorrere a collanti naturali realizzati a partire dalla trasformazione di oli, resine e cere. Esiste uno specifico settore della chimica che si occupa di questo processo e che punta a svilupparlo nella maniera meno inquinante possibile. 

Anche riutilizzare mobili e complementi d’arredo vecchi è una misura già nota a molti e ampiamente sfruttata già da prima che l’emergenza ecologica iniziasse a essere sentita a livello globale. I tavoli, le credenze, i comodini delle case dei nonni possono arricchire le abitazioni delle nuove generazioni anche passando attraverso una fase di restyling. Possono essere riverniciati oppure decorati mediante collage, così da integrarsi meglio nello stile della casa nuova. 

Il concetto di design zero-waste potrebbe essere meno noto al pubblico. Si tratta, infatti, dell’orientamento filosofico ecologico più recente che influenzerà maggiormente il mondo dell’edilizia negli anni avvenire. Questo approccio prevede l’uso di materiali di scarto per produrre mobili e materiali utili alle costruzioni edilizie. In altre parole, grazie al design zero-waste è possibile arredare casa riciclando non tanto oggetti, ma veri e propri rifiuti industriali e non. Gli scarti della lavorazione della pietra e di alluminio, ad esempio, possono essere nuovamente lavorati e impiegati per i rivestimenti domestici. Alcune piastrelle, ad esempio, possono essere ottenute dalla miscela di ceramiche e sabbie ormai vecchie. Non solo: i rifiuti domestici possono avere nuova vita sotto forma di mobili grazie all’uso di stampanti 3D

Applicare la filosofia green al mondo edile sta diventando sempre più una necessità più che una scelta. Questo non significa, però, che l’arredamento che se ne ricava manca di originalità o impone l’uso di case tutte uguali. È possibile variare ed è possibile trovare i pezzi d’arredamento più adatti ai propri gusti. Basta solo cercarli con più attenzione al momento dell’acquisto.

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