Per la filiera del legno-arredo cresce l’importanza delle aziende degli Stati Uniti soprattutto per quanto riguarda l’export. Attualmente, gli stati americani sono al terzo posto alle spalle di Francia e Germania con un valore che si avvicina al miliardo e mezzo di euro.
I dati raccolti dal Centro studi di Federlegno evidenziano una grande crescita a partire dal 2020. Si parla del +38,8%, valore ben superiore rispetto a quello registrato dalla Francia (+23,9%) e dalla Germania (+14,6%). Il dato americano acquista ancora più spessore considerando il Cagr degli ultimi 3 anni: la crescita nel periodo 2019-2021 è stata del 33,7% per gli Stati Uniti, del 15,6% per la Francia e del 14,1% per la Germania.
L’analisi del Centro studi di Federlegno per quanto riguarda il periodo gennaio-marzo ha portato gli studiosi a ipotizzare che alla fine del 2022, gli americani potrebbero sfidare la Francia nel sistema arredo-illuminazione per cui oggi sono secondi al mondo. Questo perché c’è stata una crescita nelle vendite sia all’interno del proprio mercato che nelle esportazioni. Basti solo dire che nell’export gli Stati Uniti sono cresciuti del 28,3% mentre la Francia “solo” del 9%. Tali percentuali sembrerebbero confermare delle ipotesi che gli esperti hanno avanzato da tempo: gli effetti della guerra russo-ucraina si avvertono in Europa più che negli Stati Uniti.
E l’Italia? Le aziende nostrane stanno cercando di reagire alla crisi post-pandemia e di prevenire eventuali nuovi recessi dovuti al conflitto. Il Made in Italy continua ad affascinare per l’estetica, per la qualità e anche per l’approccio sostenibile sostenuto da molteplici aziende. I prodotti italiani trovano negli Stati Uniti un mercato a loro favorevole, in crescita negli ultimi anni. Proprio per non tradire il cliente americano, attentissimo ai tempi di consegna, la maggior parte delle aziende italiane sta adottando delle strategie preventive, investendo nell’apertura di filiali dirette e trasferendo alcune produzioni e punti logistici in loco, così da rendere più breve le supply chain.
Di certo il periodo non è dei più semplici, visto il rincaro delle materie prime che colpisce tutte le aziende, comprese quelle appartenenti al mondo del design. Vedremo se le previsioni del Centro studi di Federlegno corrisponderanno a verità.