Negli ultimi anni, una delle strade più praticate da architetti e arredatori d’interni è quella del design biofilico. Il nome può risultare nuovo, ma il concetto sicuramente non lo è, visto che è da tempo presente nel mondo dell’edilizia anche se non è mai stato teorizzato in maniera chiara come in tempi recenti.
L’aggettivo “biofilico” deriva dal sostantivo “biofilia”, una parola greca che indica l’amore (filia) per la vita (bios). Prima di entrare a far parte del campo semantico edilizio, questo termine rientrava tra le definizioni usate da sociologi e psicanalisti per descrivere il particolare istinto di vita che contraddistingue tutti gli esseri umani e che consente loro di evolversi e di adottare comportamenti costruttivi. Da questa teoria, ideata dallo psicanalista Erich Fromm, sono partiti gli studi del biologo Edward O. Wilson. Nel 1984, lo scienziato è stato in grado di dimostrare empiricamente che esiste una tendenza innata nell’essere umano a interessarsi alla vita e ai suoi processi. Da sempre, infatti, le persone hanno cercato un legame profondo con il mondo della natura. Ce lo dicono secoli di tradizione artistica e letteraria, oltre ai comuni passatempi del giardinaggio o dello studio della botanica.
L’interesse per tutto ciò che è legato alla vita non poteva non tradursi anche in un design naturalistico. Arredare la propria casa con piante e fiori non è solo un ottimo modo per decorare gli ambienti, ma è anche utile per migliorare la propria qualità di vita. Stephen Kellert, professore di ecologia sociale a Yale, ha parlato per la prima volta di design biofilico dicendo che la ricerca della connessione tra l’essere umano e la natura deve passare anche dalle scelte di arredamento domestico. Creando uno spazio verde pieno di luce, il benessere psicofisico di chi vive la casa ogni giorno aumenterà notevolmente. Inoltre, molte scelte legate ad un arredamento naturale sono anche più sostenibili.
Per realizzare un arredamento biofilico bisogna optare per materiali naturali. Il legno e la pietra sono i protagonisti assoluti di questo design. Prevalgono i colori che rimandano ai paesaggi naturali: l’azzurro del cielo, il verde dei boschi, l’arancione del tramonto. L’importante è che le sfumature siano accese, vivaci e al contempo rilassanti. Anche le forme dovrebbero richiamare il mondo naturale così da permettere all’occhio di associare immediatamente il mobile ad un elemento ambientale che possa trasmettere delle sensazioni positive. Le linee dritte e gli angoli retti sono banditi (in natura la geometria è rara) mentre prendono piede linee curve e forme circolari. I motivi dei tessuti devono lasciare spazio alle foglie, agli ambienti marini, agli steli dei fiori.
Bassetti Home Innovation propone, tra i vari modelli di design, la Casa Contemporanea con un design che lascia spazio al verde, agli arredi di riciclo e agli impianti sostenibili.