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Pratiche edilizie: tutte le differenze tra CIL, CILA e SCIA

La ristrutturazione rappresenta un’occasione unica per realizzare la casa che hai sempre desiderato. Grazie a progetti di arredamento curati da interior designer professionisti, si possono creare soluzioni d’arredo adatte alla casa dei tuoi sogni, in grado di soddisfare le tue esigenze e i tuoi gusti. La realizzazione e la messa a punto del progetto sono momenti emozionanti per chi abiterà in quella casa, poiché rappresentano gli step indispensabili per creare un luogo in grado di rispecchiare la sua personalità.

Questo percorso così coinvolgente può essere facilmente compromesso dalla gestione delle pratiche burocratiche che devono essere seguite in modo adeguato per permettere che tutti i lavori vengano svolti legalmente e in sicurezza. Quando si cercano informazioni su cosa fare prima di procedere con una ristrutturazione, si scoprono delle sigle nuove per chi non conosce l’argomento. CIL, CILA, SCILA. Qual è il loro significato?

Un servizio chiavi in mano, come quello offerto da Bassetti Home Innovation, segue tutto il lavoro di ristrutturazione dalla A alla Z: dalle fasi iniziali di progettazione fino alla realizzazione, seguendo anche le pratiche burocratiche con la consegna di tutti i documenti richiesti per legge.

Pratiche edilizie: CILA, CIL e SCIA

CILA, SCIA e CIL sono tutte sigle inerenti a documenti tecnici che vanno presentati al Comune di appartenenza qualora si dia inizio a lavori di ristrutturazione. Non vanno consegnati tutti insieme, ma a seconda dei casi specifici, bisogna saper selezionare i documenti necessari.
Con la spiegazione delle tre sigle, tutto diventa più chiaro.

La SCIA

La Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA) è un’autocertificazione in cui si dà notizia al Comune dell’inizio dei lavori di manutenzione straordinaria presso un immobile, dichiarando che tali interventi andranno a modificarne le parti strutturali.

È il documento che a partire dal 2010 ha sostituito la DIA. Le differenze tra quest’ultima e la SCIA riguardano soprattutto le tempistiche. Se prima bisognava aspettare almeno 30 giorni per iniziare i lavori dopo aver depositato la documentazione in Comune, oggi è possibile cominciare subito dopo la notifica della stessa.

La SCIA deve essere presentata solo per gli interventi straordinari sulla struttura dell’edificio. Essi possono riguardare il restauro e il risanamento conservativo dell’immobile, la ristrutturazione edilizia di tetto, pareti, pavimenti e infissi oppure la realizzazione di un solaio o del cappotto termico.

La CILA

Quando gli interventi di manutenzione straordinaria non riguardano le strutture portanti dell’edificio, il documento da presentare è la Certificazione di Inizio Lavori Asseverata (CILA).

Le demolizioni e le ricostruzioni di tramezzi, la sostituzione delle porte interne e degli infissi, la variazione dei vani, le modifiche degli spazi interni, il rifacimento degli impianti e la realizzazione di un nuovo bagno sono tutte attività considerate interventi di manutenzione straordinaria per cui occorre inviare la CILA al Comune.

La CILA contiene la comunicazione di inizio lavori, il progetto completo e una relazione asseverata da un professionista che attesti la conformità ai requisiti normativi richiesti.

I casi in cui vanno presentate SCIA e CILA sono differenti, ma queste due documentazioni hanno anche degli aspetti in comune. Non è necessario aspettare del tempo per iniziare i lavori dopo aver consegnato la CILA e anch’essa ha un costo di presentazione come la SCIA che si aggira intorno ai 500 e i 1000 euro.

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La CIL

Nei casi in cui il progetto rientra in attività di edilizia libera non occorre redigere dei documenti impegnativi come la SCIA e la CILA. Basterà la Comunicazione di Inizio Lavori (CIL). La legge n.73 del 2010 ha semplificato le normative precedenti ampliando la casistica degli interventi che richiedono questo documento. Sono tutti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria che non comportano modifiche al volume dell’immobile o alla sua struttura.

In particolare, sono considerati lavori di edilizia libera i seguenti interventi:

  • le opere di carattere temporaneo destinate ad essere immediatamente rimosse al cessare della necessità o, comunque, entro un termine non superiore a 90 giorni;
  • le opere di pavimentazione e di finitura degli spazi esterni, anche per aree di sosta, la realizzazione di intercapedini interamente interrate e non accessibili, vasche di raccolta delle acque, locali tombati;
  • l’installazione di pannelli solari e fotovoltaici al servizio degli edifici;
  • le aree ludiche senza fini di lucro ed elementi di arredo delle aree pertinenziali degli edifici.

La CIL è formata da moduli appositamente predisposti dai Comuni che il proprietario dell’immobile deve scaricare dall’apposita sezione del loro sito e presentare al Comune prima dell’inizio dei lavori.

Bassetti Home Innovation e le pratiche edilizie

Il linguaggio burocratico a volte spaventa i non addetti ai lavori. Comprenderlo non è semplice, perché è caratterizzato da diciture tecniche che sono lontane dal linguaggio quotidiano. Se non riesci ad orientarti tra tutte queste formule, non devi scoraggiarti. Piuttosto prova ad affidarti a persone competenti e professionali.

Affidando il tuo progetto di ristrutturazione a Bassetti Home Innovation avrai a disposizione un team di professionisti pronti a seguire le pratiche burocratiche necessarie per realizzare la casa dei tuoi sogni.

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